Dopo un giorno di riposo utile per il trasferimento dalla Sardegna alla Sicilia, il Giro d’Italia riparte con la quarta tappa da Cefalù all’Etna, 181 km. Prima arrivo in salita dell’edizione numero 100 e subito scalatori chiamati in causa in uno scenario suggestivo come quello del vulcano attivo più alto d’Europa, per la quarta volta sede d’arrivo della corsa rosa.
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La prima volta risale al 1967 e al rifugio Sapienza, dove si arriverà anche quest’anno, vinse Franco Bitossi; poi nel 1989 toccò a Piano Bottaro al portoghese Da Silva, mentre l’ultima ascesa dell’Etna avvenne nel 2011 quando Alberto Contador bruciò tutti in salita, anche se la vittoria di tappa venne successivamente assegnata al venezuelano Rujano vista la squalifica del “pistolero”.
La tappa – contrassegnata dall’organizzazione con 4 stelle di difficoltà su 5 – partirà da Cefalù sede di partenza anche nel 1976, 1982 e nel 2008 quando i corridori arrivarono ad Agrigento. “Siamo orgogliosi di ospitare un evento come il Giro d’Italia, a maggior ragione l’anno del centenario – rivela il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, a Sì24 – Le bellezze di Cefalù potranno essere ammirate da tutto il Mondo. Una città come la nostra merita eventi di questo tipo, anche in futuro”.
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Il via dalla città Normanna alle ore 12, cinquanta chilometri lungo la costa prima del bivio per San Fratello e l’ascesa del primo GPM di giornata, contrassegnato come un seconda categoria: Portella Femmina Morta. Una salita inedita per il Giro, lunga ma molto pedalabile: 27,5 km con una pendenza media del 4,5%. L’ascesa sarà regolare, con l’unica punta massima al 8% quando mancheranno 7 km al Gran Premio della Montagna, tanto che è difficile ipotizzare una grossa selezione in gruppo.
Poi la discesa verso Bronte, senza tratti pericolosi, fino ad arrivare a Nicolosi quando i corridori inizieranno la scalata del versante Sud dell’Etna fino al Rifugio Sapienza. Poco meno di 20 km di salita con pendenza media al 6% ed una punta massima al 12% a 7 km dal traguardo. Qui si deciderà la corsa, con i sei km successivi che saranno i più duri fino all’ultimo chilometro dove la strada quasi spianerà.
Impossibile pensare ad una conferma in maglia rosa di Gaviria, che comunque avrà l’onore di essere il terzo colombiano al via con il simbolo della leadership nella storia del giro, mentre saranno chiamati in causa tutti i capitani. Nibali-Quintana è il duello che tutti attendono, ma occhio anche agli altri big come Geraint Thomas, Steven Kruijswijik, Bauke Mollema e Thibaut Pinot. Si inizia già a fare sul serio e l’Etna sarà il primo giudice di questo Giro 100.
FOTO GIOVANNI MAZZOLA