Era accusato di evasione fiscale, ma oggi, Renato Soru è stato assolto in appello, dopo soltanto mezz’ora di camera di consiglio. Il patron di Tiscali, in tribunale a Cagliari al momento della lettura della sentenza, in primo grado era stato condannato a tre anni.
Per tre capi d’imputazione Soru è stato assolto “perché il fatto non costituisce reato”, per altri due “perché non sussiste”. Accolta in pieno la richiesta di assoluzione del sostituto procuratore, che aveva demolito il precedente verdetto.
L’evasione tributaria comunque c’è stata, visto che il fondatore e patron di Tiscali ha chiuso il contenzioso fiscale pagando otre 7 milioni tra multe e interessi, ma si è trattato di errori e non c’era l’intenzione di evadere. “Questa sentenza ricostruisce i fatti con oggettività e senza pregiudizi, domani è un altro giorno”, è stato il commento di Soru appena uscito dall’aula dopo l’assoluzione.
Il procedimento ruota attorno alla società inglese Andalas, riconducibile direttamente all’ex presidente della Sardegna, che, per gli inquirenti, non sarebbe stata altro che uno schermo dietro il quale nascondere soldi al fisco.