Daniel Pedrosa ha vinto il Gran premio di Spagna a Jerez, classe MotoGP, precedendo il compagno di squadra in Honda HRC Marc Marquez. A completare il podio tutto spagnolo è Jorge Lorenzo, che con la sua Ducati ritrova lo smalto e la velocità dei giorni migliori, riscattando un inizio di stagione deludente con un ottimo terzo posto in rimonta.
Più che deludente, disastroso, è il risultato delle Yamaha ufficiali: sesto Vinales, decimo Rossi, ancora in testa al mondiale con 2 punti su Marquez ma in gravissima crisi nel finale con le gomme (superato anche dall’Aprilia di Espargaro). Entrambi vengono surclassati dalla Yamaha Tech 3 (quarto Zarco, ottavo Folger), mentre le Ducati di Dovizioso e Petrucci chiudono in quinta e settima posizione.
Le Honda HRC si confermano fin da subito al comando della corsa, ma a piazzare il colpo a sorpresa è Johann Zarco, che approfitta delle gomme in temperatura per portarsi in terza posizione davanti a Crutchlow e attaccare Marquez al secondo posto, mentre Pedrosa prova l’allungo. Alle loro spalle il più arrembante è però Jorge Lorenzo, che con la sua Ducati inizia una progressione micidiale che dall’ottava posizione lo porta in quinta, superando Rossi e Vinales (in difficoltà sulle proprie Yamaha) e anche la Suzuki di Iannone, mentre anche Dovizioso tenta il recupero sulla testa.
A 22 giri dalla fine arriva la caduta di Cal Crutchlow (quarto fino a quel momento – subito seguita nella stessa curva dalla scivolata di Pol Espargaro): Lorenzo ora è quarto e ha strada libera per inseguire il podio, mentre è duello fra Rossi e Dovizioso per la quinta posizione, mentre Vinales commette un errore in staccata su Iannone, facendoli precipitare in ottava e nona posizione.
Le alte temperature iniziano a mandare in crisi le gomme e la bontà delle scelte dei piloti (tra gomma media e dura) vengono messe alla prova: i tempi di Zarco precipitano, mentre Lorenzo, Rossi, Dovizioso e Vinales mantengono un buon passo. Nel frattempo si chiude mestamente la gara di Iannone, che cade e chiude con un ritiro un weekend complicato, mentre Dovizioso approfitta di un lungo per passare Rossi.
Zarco prova a resistere, ma a 16 giri dalla fine Lorenzo piazza l’attacco in staccata e si porta sul podio: lo spagnolo e la Ducati sembrano davvero aver trovato la chimica giusta. Alle loro spalle, Vinales e Dovizioso scappano via, mentre Rossi è costretto a subire anche l’attacco di Danilo Petrucci che si prende la settima posizione.
A 10 giri dalla fine, la lotta per la vittoria entra nel vivo: la media di Pedrosa inizia a dare segni di cedimento e Marquez ne approfitta per accorciare il gap e scendere sotto il secondo di margine. In crisi nera è invece Valentino Rossi, superato in ottava posizione da Jonas Folger (Yamaha Tech 3) e a 6 giri dalla fine subisce l’attacco dell’Aprilia di Espargaro.
Le Yamaha ufficiali a 5 giri dalla fine crollano: Vinales perde contatto da Dovizioso, ma è Rossi ad avere gravissimi problemi; il Dottore fatica palesemente a piegare la moto e inserire la moto in curva, segno di una irreparabile usura di gomma. Ormai il podio di Lorenzo è in ghiaccio, Zarco consolida la quarta posizione davanti a Dovizioso; manca solo il verdetto per il primo posto, ma Marquez al penultimo giro commette un errore e rinuncia. Dani Pedrosa torna alla vittoria… ed è una vittoria più che meritata.