La Roma sbanca San Siro al termine di una partita giocata alla grande: sotto gli occhi di tutti il netto divario fra le due squadre. Risultato mai in discussione con la Roma che poteva addirittura chiuderla nel primo tempo, in cui ha segnato 2 gol e preso 2 pali. Il gol di Pasalic è forse l’unico tiro in porta dei rossoneri.
MILAN: Donnarumma 7,5; De Sciglio 5, Zapata 5, Paletta 4,5, Vangioni 4 (dal 24′ s.t. Ocampos 6); Pasalic 6,5, Sosa 5,5, Fernandez 5,5 (dal 1′ s.t. Bertolacci 5,5); Suso 5,5, Lapadula 5, Deulofeu 5.
I MIGLIORI DEL MILAN
Donnarumma: quasi per abitudine, il portiere del Milan è costretto a lottare per la causa da solo. Nega la gioia del gol a Perotti prima e Nainggolan poi con due interventi sensazionali. Essere il migliore della propria squadra in questo momento non è difficile, ma esserlo (quasi) ogni partita sì: fenomeno.
Pasalic: gioca una partita non indimenticabile fino al momento del gol, che è l’unica nota lieta di una partita da incubo per i rossoneri.
I PEGGIORI DEL MILAN
De Sciglio: gioca due partite, la prima è nettamente persa con Perotti che lo salta sistematicamente, la seconda è quella contro il pubblico del Milan che non gli perdona il minimo errore. Il capitano non gioca tranquillo e si vede: pessimo.
Vangioni: quando sei la terza scelta di difesa sulla fascia sinistra e sei costretto a marcare Salah capisci che non è l’alba di una notte gloriosa. Travolto dall’uragano Salah, capisce poco o nulla della partita: ritmi troppo alti per un giocatore ancora non pronto.
Lapadula: lento, goffo impacciato e mai in partita. Manolas lo cancella letteralmente dal campo anticipandolo in ogni occasione: serataccia.
Paletta: totalmente in difficoltà, conquista la terza espulsione stagionale: numeri inquietanti.
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ROMA: Szczesny 6; Emerson 6, Manolas 6,5, Fazio 6,5, Juan Jesus 6; De Rossi 6, Paredes 6,5; Salah 7, Nainggolan 7 (dal 26′ s.t. Grenier 6), Perotti 6,5 (dal 15′ s.t. El Shaarawy 7); Dzeko 7,5.
I MIGLIORI DELLA ROMA
Dzeko: strapotere in area di rigore, copertura di palla a tutto campo per favorire i movimenti dei compagni e una buona dose di freddezza. La stagione di questo gigante è un inno al numero 9. Spreca sempre almeno 2 palle gol a partita, ma fanno 26 in stagione: qualche anno fa avrebbe già vinto la scarpa d’oro con tre turni di anticipo.
Nainggolan: lotta in mezzo al campo come un mediano vecchio stampo ma ha la classe e la lucidità di un numero 10, che è in fondo il ruolo cucitogli sulle spalle da Spalletti. L’importanza dell’accuratezza: sbaglia pochissimi passaggi e sfiora il gol in più di un’occasione. Solo un monumentale Donnarumma gli nega la gioia del gol al termine di una splendida azione.
Salah: è una saetta dall’andamento imprevedibile, i suoi scatti provocano sussulti continui ai cuori dei difensori rossoneri che possono solo mangiare la polvere. Conferma l’intesa con Dzeko con l’assist ma spreca sotto porta.
I PEGGIORI DELLA ROMA
Nessun giocatore sotto la sufficienza.