Fernando Gaviria ha vinto la terza tappa del Giro d’Italia numero 100, imponendosi allo sprint sul porfido di Via Roma a Cagliari. Per il ciclista colombiano è la prima vittoria nella corsa (che saluta oggi la Sardegna), ma soprattutto la prima maglia rosa della carriera approfittando di un finale convulso, con il forte vento che ha creato problemi e spezzato il gruppo in più tronconi, sorpreso dall’attacco del team Quick Step (con Jungels che guadgna dieci secondi su Quintana, Nibali e tutti i big).
Niente da fare per Andre Greipel, che rimane coinvolto in un contatto in gruppo e nel finale, rimane attardato di una decina di secondi e perde la maglia rosa, dopo il successo di ieri Tortolì. Peccato per il campione d’Italia Giacomo Nizzolo (terzo al traguardo), riuscito ad inserirsi nel gruppo di testa, ma ostacolato negli ultimi metri da Richeze, mentre Nathan Haas ha fallito nell’anticipare lo sprint di Gaviria. Secondo Selig della Bora Hansgrohe.
Dopo le frazioni vallonate dei primi due giorni, si prospettava sulla carta una giornata più tranquilla per la carovana rosa, con una frazione corta (148 km – partenza da Tortolì) e con pochissime asperità. Dopo 90 chilometri di scorrimento veloce, Jan Tratnik (ultimo ad arrendersi dei fuggitivi, a 25 dall’arrivo) ha vinto l’unico GPM di giornata, Capo Boi (1,8 km al 5,8% di pendenza media, con una punta di 10), poi 20 km di pianura verso il capoluogo sardo e il rettilineo di Via Roma.
A complicare tutto è stato però il vento trasversale, tanto forte da provocare anche alcune cadute (tra cui quella di Rohan Dennis): entrano le squadre dei big in azione per coprire i capitani (usciti quasi tutti indenni da queste fasi convulse) e i ventagli spezzano il gruppo, favorendo l’azione della Quick Step a una rotonda a meno 12 dall’arrivo, con Jungels che tira un gruppo di 10 corridori in testa, permettendo a loro di giocarsi la vittoria di tappa.
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