A pochissimi giorni dall’ultima sfida elettorale per le presidenziali francesi, ovvero il ballottaggio, i due candidati, Macron e Le Pen, hanno usato toni molto accesi e provocatori nel dibattito tv.
È stata Marine Le Pen ad assestare il primo colpo rivolgendosi al rivale: “Lei ha la freddezza del banchiere d’affari”, “è il candidato della mondializzazione selvaggia”, con un “sorriso da passaporto” e argomenti “vergognosi”.
Emmanuel Macron ha risposto a tono: “Non avevo dubbi, lei signora Le Pen è la candidata dello spirito di ‘finesse’ vedremo se i francesi vogliono il vostro spirito di sconfitta di fronte alla mondializzazione, alla lotta al terrorismo” o “il nostro spirito di conquista”. “Lei – ha continuato Macron – è l’ereditiera di un nome, di un partito politico, di un sistema che prospera sulla rabbia dei francesi da tanti e tanti anni. Da 40 anni, noi abbiamo in questo Paese dei Le Pen candidati alle presidenziali. Di fronte a questo spirito di sconfitta, io sono portatore dello spirito di conquista francese: la Francia ha sempre avuto successo nel mondo, la sua lingua si parla in tutti i continenti. A fare la sua forza è la capacità di irradiare”.
Scontro duro, come era inevitabile anche sul terrorismo con Marine Le Pen che ha detto: “Non bisogna cedere alla trappola dei terroristi”, ha aggiunto. Altro scontro sul tema dell’euro. “Io sono il candidato di una Francia forte in un’Europa che protegge”, ha detto Macron. “Da quando l’euro protegge l’Europa?”, ha ribattuto Le Pen. Aggiungendo poi, “in ogni caso, la Francia sarà governata da una donna, o sarò io o sarà la signora Merkel”.
Secondo un sondaggio realizzato dall’istituto Elabe per BFM-TV, con il 63% delle preferenze, il candidato di En Marche, Emmanuel Macron, è ritenuto il candidato ‘più convincente’ del dibattito presidenziale, contro il 34% della candidata del Front National, Marine Le Pen.