Operazione antimafia a Catania: 15 le persone finite in manette, Si tratta di soggetti ritenuti appartenenti al ‘gruppo di Belpasso’, operante prevalentemente in quel comune, quale articolazione territoriale della famiglia di Cosa Nostra catanese Santapaola – Ercolano.
Sono ritenute responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, rapina, sequestro di persona, danneggiamento seguito da incendio e riciclaggio, con l’aggravante del metodo mafioso.
Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, hanno consentito di ricostruire l’organigramma del clan, di individuarne i capi ed i gregari. Gli investigatori hanno altresì documentato l’ingente volume di affari illegali della consorteria criminale, riscontrando un diffuso condizionamento illecito dell’economia locale, il sistema di gestione dell’attività di spaccio di cocaina e marijuana nonché acquisito elementi di prova in ordine ad estorsioni consumate in danno di imprenditori locali alla perpetrazione di rapine nei confronti di autotrasportatori al fine di agevolare l’organizzazione di appartenenza.
A capo del sodalizio, il pericoloso e spietato boss Carmelo Aldo Navarria, scarcerato e rimesso in libertà nel 2014 dopo 26 anni di reclusione per sei omicidi. Negli anni ’80 era considerato lo ‘spazzino’ –c olui che faceva sparire i cadaveri – del clan ‘Malpassotu’ braccio armato di Nitto Santapaola.
Gli arrestati sono: Gaetano Doria, classe 1969; Michele La Rosa, classe 1971; Rosario La Rosa, classe 1978; Carmelo Aldo Navarria, classe 1962; Patrizia Paratore, classe 1966; Gianluca Presti, classe 1981; Mirko Presti, classe 1987; Antonino Prezzavento, classe 1970; Stefano Prezzavento, classe 1985; Carmelo Salvatore Asero, classe 1957; Simonetta Battaglia; Concetta Fichera, classe 1965; Claudio Grasso, classe 1975; Salvatore Leotta, classe 1964; Giuseppe Nicosia, classe 1962.
Sono stati oltre 100 i Carabinieri del Comando Provinciale di Catania ed unità specializzate, che, dalle prime ore del mattino, hanno partecipato all’operazione denominata ‘Araba Fenice’.