MONACO: Subasic 5,5; Dirar 6, Glik 5, Jemerson 5,5, Sidibé 6,5; Bernardo Silva 5,5, Fabinho 5, Bakayoko 5 (dal 20′ s.t. Joao Moutinho 5,5), Lemar 5,5 (dal 20′ s.t. Germain 5,5); Falcao 6,5, Mbappé 6,5.
JUVENTUS: Buffon 7,5; Barzagli 6,5, Bonucci 6,5, Chiellini 6, Alex Sandro 6,5; Pjanic 6 (dal 43′ s.t. Lemina s.v.), Marchisio 6,5 (dal 38′ s.t. Rincon s.v.); Dani Alves 7,5, Dybala 6,5, Mandzukic 6,5; Higuain 7,5 (dal 30′ s.t. Cuadrado 6).
Buffon 7,5: come riesca ad essere così reattivo ad un passo dai 40 anni è ancora un mistero, ma anche questa sera il capitano si distingue tra i migliori in campo: con le unghia e con i denti a rincorrere l’unico trofeo che manca nella sua infinita bacheca: illogiche le parate su Mbappé nel primo tempo e su Glik a pochi minuti dal termine. Immenso.
Barzagli 6,5: schierato nell’insolita posizione di terzino destro, l’esperto pilastro della nazionale gioca una partita dall’attenzione maniacale: ci provano nell’ordine Lemar, Moutinho e Silva, tutti e tre costretti a sbattere sul muro e rinculare.
Bonucci 6,5: quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Travolto dall’uragano Mbappé nei primi 20 minuti, prende le misure e decide di abbassare la saracinesca: mai un errore, mai una disattenzione e tanta qualità nel far ripartire l’azione. Che difensore monumentale.
Chiellini 6: solo alti e bassi. Alterna salvataggi prodigiosi a clamorosi buchi, per sua fortuna mai sfruttati dal Monaco. Rischia anche il cartellino rosso ad un minuto dal termine per eccessiva irruenza: graziato.
Alex Sandro 6,5: timido nei primi minuti di gara, cresce col passare del tempo, costruendo (in collaborazione con Mandzukic) una vera e propria muraglia sulla fascia sinistra. Le sue poche sortite offensive non sono fortunate.
Dani Alves 7,5: è tornato il funambolo di Barcellona. Allegri gli risparmia la fase difensiva e il brasiliano risponde con una prova super: il primo dei due assist serviti ad Higuain è probabilmente la cosa più bella vista questa sera.
Marchisio 6,5: letteralmente dominante. Stra-vince il confronto diretto con i due mediani monegaschi, recuperando un numero incredibile di palloni. L’unico neo della sua partita è l’occasione capitagli sui piedi e sprecata malamente con un tiro debole.
Pjanic 6: uno dei pochi giocatori bianconeri a patire la grande fisicità dei centrocampisti avversari, che non gli permettono la giocata al limite della propria area. Cresce nella ripresa ma si limita allo stretto indispensabile.
Mandzukic 6,5: i 2 gol realizzati nelle ultime 20 partite sono il riassunto perfetto della metamorfosi di questo giocatore: esterno a tutta fascia, non vede la porta nemmeno con il binocolo, ma il suo apporto alla vittoria finale è (a dir poco) decisivo.
Dybala 7: dopo aver fatto prendere un enorme spavento a tutto il mondo bianconero al 20esimo minuto (principio di infortunio muscolare), ne esce fuori alla grande: più nei panni di regista che di attaccante, inizia entrambe le azioni che portano ai due gol di Higuain con una tranquillità propria solo dei campioni di questo sport.
Higuain 7,5: finalmente il Pipita. L’argentino non timbrava il cartellino nella fase ad eliminazione diretta della Champions League dal 2013: un’eternità per un finalizzatore così spietato. Si fa trovare al momento giusto e nel posto giusto: la sua doppietta (la nona stagionale) potrebbe rappresentare un biglietto di sola andata per Cardiff.
Cuadrado 6: il “soldatino” colombiano viene gettato nella mischia a 15 minuti dalla fine, riuscendo a presidiare egregiamente la fascia di competenza.
Rincon s.v.
Lemina s.v.