Dopo i fatti accaduti nella partita casalinga contro il Chievo, con la sospensione della gara per qualche minuto dopo lanci di fumogeni e petardi, il presidente del Genoa Enrico Preziosi non le ha mandate a dire ai supporters del Grifone, annunciando poi nel pomeriggio il ritiro punitivo per la squadra.
Intervistato da TeleNord, Preziosi ha detto: “Sono disgustato. Com’è possibile che accadono ancora queste cose? Una partita interrotta per lancio di fumogeni e petardi è la vergogna del calcio italiano. Stavamo vincendo, non capisco il motivo di questo comportamento”. La speranza di Preziosi contro l’Inter: “Spero che ci facciano giocare a porte chiuse, è arrivato il momento di finirla”.
Ma il patron rossoblù ne ha anche per la squadra, annunciando nel pomeriggio il ritiro punitivo dopo un duro confronto al campo di allenamento con i giocatori e lo staff tecnico guidato da Ivan Juric: “Mi prendo io le colpe. Ogni decisione, anche di mio figlio, l’avvallo io. Ora spero solo di venirne fuori”
Queste le sue parole: “Ho spiegato che da oggi in poi hanno smesso di vedere le loro famiglie, perché andranno in ritiro da domani. E poi quando finirà la partita con l’Inter se ne andranno in Sicilia (in vista della sfida al Palermo, ndr.) in ritiro anticipato fino a quando non vincono la partita che ci serve per salvarci. Altrimenti staranno qui fino al 28 giugno”.