Ad aprile è stato registrato il tasso d’inflazione più alto degli ultimi quattro anni (febbraio 2013). Il dato è balzato all’1,8% dall’1,4% di marzo. Salgono anche i prezzi del “carrello della spesa” con un rialzo dell’1,8% su base annua. Su base mensile, invece, il tasso è negativo: -0,4%.
Secondo i dati delle rilevazioni preliminari, l’inflazione si deve principalmente alla crescita dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (+5,7%, da -1,2% del mese precedente), a cui contribuisce sia l’Energia elettrica (+5,4%) sia il Gas naturale (+6,0%), che segnano entrambi un’inversione di tendenza rispetto a marzo (rispettivamente da -1,0% e -1,4%) e dalla dinamica dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+5,5% da +2,5% del mese precedente).
L’inflazione di fondo, si legge nel rapporto, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sale di tre decimi di punto percentuale (+1%, da +0,7% di marzo), mentre quella al netto dei soli Beni energetici si mantiene stabile a +1,2% come nel mese precedente.
L’incremento su base mensile dell’indice generale è ascrivibile in larga parte ai rialzi dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+3,3%) e di quelli ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,1%), che risentono entrambi di fattori stagionali legati alla Pasqua e al ponte del 25 aprile.
Si registra un calo dei prezzi degli Alimentari non lavorati (-1%), mentre su base annua la crescita dei prezzi dei beni sale di un solo decimo di punto percentuale (+1,8% da +1,7% di marzo). Accelera il tasso di crescita dei prezzi dei servizi (+1,7% da +1,0%). Ad aprile il differenziale inflazionistico negativo tra servizi e beni si riduce quindi portandosi a -0,1 punti percentuali (da -0,7 di marzo). L’inflazione acquisita per il 2017 è +1,3%.