Clima bollente in Macedonia. Nella capitale Skopje, centinaia di manifestanti di destra e ostili al governo di coalizione fra socialdemocratici e partiti della minoranza albanese, hanno fatto irruzione in Parlamento. Gli agenti hanno messo in sicuro i politici tenendo a bada i dimostranti protagonisti di atti di violenza.
Secondo fonti del ministero dell’interno, sono rimaste ferite oltre cento persone, fra cui diversi deputati e 22 poliziotti. Il leader dell’opposizione di siniistra Zoran Zaev era col volto insanguinato dopo l’irruzione degli attivisti.
I manifestanti erano tutti simpatizzanti del partito di destra VMRO-DPMNE dell’ex-Premier Nikola Gruevski, gli stessi che manifestano quotidianamente a Skopje dalle elezioni anticipate del dicembre 2016.
Alcuni dei sostenitori del fronte conservatore hanno dormito in tende allestite fuori dal parlamento. Il presidente Ivanov ha convocato un incontro con i rappresentanti di tutti i partiti politici con l’obiettivo di trovare una soluzione alla crisi.