Nuova questione aperta tra Usa ed Europa, quella sul contributo che gli Stati del vecchio Continente devono pagare per la Nato.
“Voglio che gli alleati europei paghino di più per la Nato. Con il premier Gentiloni abbiamo scherzato: gli ho detto che deve pagare di più. E pagherà”, ha detto il presidente americano Donald Trump in un’intervista all’Ap.
“Gentiloni finirà col pagare – ha proseguito il presidente degli Usa – ma finora nessuno glielo aveva chiesto. La mia è una presidenza diversa”.
“Quando ho detto che la Nato era obsoleta tutti hanno attaccato la mia frase – ha proseguito -. Ma nessuno l’ha riportata per esteso: io detto che era obsoleta perché non combatte il terrorismo e che gli alleati non pagano”.
La volontà di aumentare i contributi alla Nato da parte dei Paesi europei è stato un punto del programma della campagna elettorale di Trump: per le spese di sicurezza, Difesa e Nato gli Stati Uniti utilizzano più del 4% del loro Pil, mentre gli Stati del Vecchio Continente l’1,5%. Nel dettaglio, l’Italia contribuisce con l’1,1% del Pil.
Sull’argomento è intervenuto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti. “Tutti i Paesi della Nato hanno sottoscritto un documento in cui si impegnano a portare il budget della Difesa al 2% e l’Italia è oggi all’1,18%, l’equivalente di 24 miliardi di euro – ha detto -. Immaginare che si possa immediatamente raddoppiare è irrealistico”.
“Ad oggi abbiamo fermato il declino del bilancio della Difesa, negli anni passati ci sono stati numerosi tagli – ha dichiarato il ministro -. Con gradualità e compatibilmente con il fatto che il Paese ha bisogno di numerose cose, sapremo rispondere agli impegni sottoscritti”.