Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, è intervenuto quest’oggi a Washington all’Imfc (ramo esecutivo del Fondo monetario internazionale e sede del G20) depositando un discorso a nome di Albania, Grecia, Italia, Malta, Portogallo e San Marino e poi interrando in conferenza stampa insieme al governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco.
Nel discorso Padoan Afferma: “Il sistema bancario italiano è sulla strada della ripresa. Durante il 2016 la crescita del credito al settore privato è tornata in territorio positivo. Solo una banca non ha superato gli stress test dell’Eba”, assicurando che il governo ha messo a disposizione tutti gli strumenti da usare “nel caso di rischi alla stabilità finanziaria”.
Poi una risposta al declassamento a BBB dell’Italia sul fronte debito da parte dell’agenzia di rating Fitch: “Ho letto le motivazioni. A me sembra che non ci sia nulla di nuovo dal punto: il giudizio riguarda la politica ed il rischio di instabilità politica, non l’economia. Non accetto la parola fallimento: è assolutamente fuori luogo. Il debito si è stabilizzato e sta iniziando a crescere, mi piacerebbe un calo più rapido”.
“Siamo fiduciosi sul fatto che con questi strumenti, e in stretta collaborazione con le autorità, i casi più rilevanti saranno risolti nel corso dell’anno” ha aggiunto il ministro dell’Economia, che ha poi rivolto le proprie attenzioni al quadro macro economico, affermando che “le riforme strutturali (Jobs Act) e gli incentivi fiscali hanno avuto effetti positivi sul mercato del lavoro”.
“Gli investimenti sono cresciuti per il secondo anno consecutivo – afferma Padoan – accelerando grazie alle condizioni finanziarie accomodanti, al miglioramento della domanda e a incentivi fiscali mirati. Il debito è previsto in calo al 132,5% di quest’anno dal 132,6% del 2016, e dovrebbe poi scendere in modo più deciso nei prossimi tre anni, raggiungendo un livello intorno al 126% nel 2020″.