Nessuna condanna per Silvio Berlusconi e Valter Lavitola nel processo sulla cosiddetta “compravendita dei senatori” che li vedeva imputati per corruzione. La seconda sezione della Corte di Appello di Napoli ha dichiarato l’intervenuta prescrizione sia per l’ex premier che per l’ex direttore dell’Avanti.
In primo grado il processo aveva portato alla condanna dei due imputati alla pena di tre anni e alla sospensione per cinque anni dai pubblici uffici. A Berlusconi e Lavitola veniva contestata l”Operazione libertà‘ che avrebbe portato alla caduta del governo di Romano Prodi nel 2008. Il presidente della seconda sezione della Corte d’Appello partenopea, Mirra, assieme al giudice a latere Rovida ha dichiarato il “non luogo a procedere per estinzione del reato per prescrizione“.
Già il sostituto procuratore generale dello scorso anno, durata oltre tre ore, aveva chiesto che fosse confermata la responsabilità di Silvio Berlusconi e di Valter Lavitola, ma che fosse dichiarata la contestuale prescrizione dei reati che si riferiscono ad un arco temporale che va dal 2006 al 2008.
All’ex senatore Sergio De Gregorio, che ha confessato e patteggiato la condanna a 20 mesi nel luglio del 2013, furono versati in tre rate tre milioni di euro in contanti. Dopo il primo milione, nel settembre 2006, De Gregorio lasciò Italia dei Valori, nello schieramento di Prodi, formando il movimento il partito “Italiani nel Mondo” e aderendo a Forza Italia.