“Nei giornali di oggi: epidemia di morbillo in Italia, prima morte per morbillo in Portogallo e aumento dei casi di morbillo in Germania. Deplorevole. Vergognatevi anti-vaccino!“. Questo il duro sfogo su Twitter del commissario Ue alla salute Vytenis Andriukaitis, dopo il recente allarme lanciato dalle autorità sanitarie sui casi di morbillo in Europa.
I numeri resi noti dal quarto numero del bollettino settimanale a cura di Ministero della Salute e Istituto superiore della Sanità, non lasciano tranquilli. Salgono infatti a oltre 1600 i casi di morbillo registrati in Italia da inizio anno, in oltre 3 casi su 10 hanno avuto almeno una complicanza e in 4 casi su 10 hanno richiesto il ricovero.
Dal monitoraggio, pubblicato sul portale del Ministero, emerge che nel periodo dal primo gennaio al 16 aprile 2017 sono state 1.603 le persone che hanno contratto morbillo (16 nell’ultima settimana), nell’88% dei casi non erano state vaccinate, nel 34% hanno avuto almeno una complicanza, come diarrea, polmonite, otite, epatite, insufficienza respiratoria, calo di piastrine.
Più rari i casi di encefalite (0,1%) e convulsioni (0,3%). Nel 39% dei casi sono stati ricoverati mentre nel 15% dei casi hanno fatto ricorso al pronto soccorso. In particolare l’età media delle persone colpite è stata di circa 27 anni, in virtù della più alta copertura di vaccinati tra i bimbi piccoli: il 57% dei contagiati infatti aveva tra 15 e 39 anni.
Ben 152 inoltre i casi tra gli operatori sanitari. Il picco di contagi si è registrato nel mese di marzo 2017, con 765 casi, poco meno degli 844 registrati in tutto il 2016. Numeri che hanno fatto si’ che Italia sia di recente entrata nell’elenco dei Paesi ‘a rischio salute, insieme a Germania e Belgio, per gli americani che intendono viaggiare all’estero, proprio a causa dei focolai epidemici di morbillo.