Il 20 aprile è il giorno della marijuana. Negli Usa diventa 4/20 e ciò non è casuale. La leggenda vuole che proprio quel giorno del 1971 cinque ragazzi della San Rafael High School, in California, erano venuti a sapere dell’esistenza di una piantagione di marijuana abbandonata nelle vicinanze di Point Reyes, a un’ora di macchina dalla scuola. I ragazzi, che si chiamavano fra loro Waldos, si diedero appuntamento alle 4 e 20 ma non trovarono nulla. I ragazzi continuarono a incontrarsi ogni giorno alle 4 e 20 per fumare insieme, tanto che il codice (4/20) si diffuse in tutta la scuola e la città, prima che il 20 aprile diventasse una sorta di giornata mondiale per la legalizzazione della marijuana.
In occasione della ‘Four-twenty, Giornata mondiale della cannabis’, a Milano, in Piazzale Duca D’Aosta, proprio davanti al Pirellone, alle 11.30 è prevista una ‘semina proibita’ pubblica alla quale parteciperanno Antonella Soldo, presidente dei Radicali italiani, Barbara Bonvicini, segretaria dell’associazione Enzo Tortora – Radicali Milano e Marco Cappato, tesoriere dell’associazione Luca Coscioni.
Saranno distribuiti “con istigazione alla coltivazione – si legge in una nota – semi di cannabis” ai cittadini, che avranno anche la possibilità di iscriversi al Radical cannabis club.
I promotori spiegano che la manifestazione “è rivolta sia al Parlamento italiano, che continua a tenere bloccato l’esame della legge per regolamentare la cannabis e persino, da quasi sei mesi, il conteggio delle firme sulla proposta di iniziativa popolare di ‘Legalizziamo’, sia al Consiglio regionale della Lombardia, che rifiuta di prendere in esame la proposta di legge di iniziativa popolare regionale sulla cannabis terapeutica”.