Più rabbia di così non si può. Tensione altissima a ore di distanza in casa Bayern Monaco, che continua a contestare e criticare l’arbitraggio, costato l’eliminazione in Champions contro il Real Madrid e che potrebbe portare a sanzioni per il comportamento del club bavarese (con l’Uefa che per ora smentisce l’apertura di procedure ufficiali in merito).
Ben poco diplomatico l’AD del Bayern, Karl-Heinz Rummenigge, di cui trapelano le parole di sfogo per quanto accaduto ieri: “Per la prima volta sento dentro di me una rabbia folle. Mai avevo avuto in passato questa rabbia: mi sento truffato, anzi ci sentiamo truffati. Nel calcio cose di questo genere possono succedere, ma una serie di tanti errori come quelli che abbiamo visto no. Non è ammissibile subire certe decisioni in un quarto di Champions”.
Alle sue parole si aggiunge però anche un comunicato ufficiale di protesta per i presunti attacchi dei tifosi del Real e l’intervento della polizia ai danni del tifo bavarese: “Ci sono stati violenti attacchi della polizia spagnola contro i sostenitori della nostra squadra. Il Bayern considera l’atteggiamento della polizia completamente fuori luogo ed eccessivo e ha già presentato una denuncia formale alla Uefa. Ora attendiamo spiegazioni”
E Thomas Muller rincara la dose: “Al Bernabeu abbiamo giocato in dieci contro quattordici (i giocatori più l’arbitro Kassai e i due assistenti, ndr.). Capirete che è difficile”. Queste invece le parole di Thiago Alcanatara a Cadena Ser: “Non vogliamo la moviola, semplicemente vorremmo arbitri competenti, serve gente di livello. L’espulsione? Non trovo le parole, non solo non era ammonizione, non era fallo!”.
Parole che fanno eco a quanto visto nel post partita, con i giocatori bavaresi che hanno letteralmente inseguito la terna arbitrale nel tunnel degli spogliatoi, con Rafinha a mostrare la foto del fuorigioco di Ronaldo e Vidal, Thiago e Lewandowski che hanno provato a fare irruzione nella zona riservata agli arbitri, costringendo la polizia ad intervenire.