Niente calcoli. É con questa frase che Massimiliano Allegri fredda i giornalisti in conferenza stampa alla vigilia di Barcellona – Juventus, gara di ritorno dei quarti di Champions che si preannuncia infuocata.
Il tecnico bianconero ha affermato: “Dobbiamo fare una gara di grande lucidità e freddezza. Ci saranno momenti per difenderci e attaccare. Poi bisognerà fare gol. Dobbiamo lavorare sulle debolezze della difesa blaugrana. Dovremo essere lucidi nella gestione della partita. Dobbiamo affrontare questa partita senza pensare a come è finita all’andata. La gara dura 95′ e dovremo leggerla bene Dybala? Stanno bene tutti fortunatamente. Per quanto riguarda la formazione ci saranno poche o nessuna variazione, ma magari cambieremo tatticamente qualcosa”.
Poi il monito: “Non dobbiamo calcolare niente. La Juve deve giocare bene tecnicamente, sapendo che ogni volta che abbiamo la palla possiamo e dobbiamo fare male. Quello che è successo al Psg insegna: dobbiamo stare dentro la partita; ci è capitata una cosa simile con il Napoli e abbiamo rischiato. Ho sentito grande euforia, ma la forza di una grande squadra è quella di non esaltarsi mai. Serve entusiasmo per affrontare gli imprevisti delle partite”.
E risponde a chi parla di esame di laurea: “La Juve deve sempre arrivare a giocare i quarti di finale ed essere nelle prime 8 d’Europa. Quello deve essere lo standard. Il percorso della Juve è in crescita, soprattutto per quanto riguarda la consapevolezza. Col Barcellona è un’occasione importante. Detto questo, domani è solo una tappa per arrivare alla finale. Il cammino è ancora lungo. Questa la mia Juve? Sono sicuro che i meriti sono partiti sei anni fa; l’unica cosa che posso fare è fare meno danni possibili”.
Assieme ad Allegri ha parlato anche Dani Alves, grande ex di questo doppio confronto: “Vorrei dire che il Barcellona abbia zero chance… Ma visto che sono cauto e rispettoso gli concedo il 40%. Qui al Camp Nou le partite sono molto dure, è bello tornare qui. Se noi facciamo una grande partita possiamo fare male. Sono pronto a vivere una notte speciale di grande calcio, a gareggiare al limite. Se eliminiamo il Barcelona eliminiamo la migliore squadra del mondo”.
Il brasiliano ha avuto modo di tornare sullo sfogo contro il suo ex club: “Non volevo essere estremista, semplicemente volevo esprimere quello che stavo sentendo, non mi piace tenere dentro sensazioni cattive, brutte, energie cattive, perché la vita sarebbe noiosa. Bisogna tirare fuori le cose e se qualcuno si è offeso mi scuso. Dopo un’esperienza straordinaria, me ne andai da una porta, un po’ spinto fuori, la mia sensazione era questa. La società dovrebbe rettificare molte cose, ma non credo lo farà…”.
