Le stime dell’Fmi sull’andamento del debito pubblico italiano nel 2017 non possono lasciare soddisfatti . Se da un lato nel 2016 non si è scesi sotto il 130%, per l’anno in corso il Fondo monetario internazionale prevede un pil al 132,8% che dovrebbe poi calare al 131,6% nel 2018, in deciso calo rispetto alle stime di ottobre quando si ipotizzava un debito al 133,4% per quest’anno.
Stime, quelle del Fmi, che restano comunque superiori di qualche decimale a quelle contenute nel Def, dove si indica un debito al 132,5% nel 2017 e al 131,0% nel 2018.
Dati positivi anche per quanto riguarda la crescita dell’Italia: dopo il +0,9% del 2016, il Pil dovrebbe crescere dello 0,8% nel 2017, cioè lo 0,1% in più rispetto alle stime di gennaio. Invariata a +0,8%, la previsione per il 2018.
“L’output dell’Italia resta decisamente al di sotto del potenziale“, così come, del resto, quello di altri paesi europei. Nel Def viene stimata una crescita dell’1,1% nel 2017 e dell’1% il prossimo anno.
Capitolo disoccupazione. Dopo l’11,7% del 2016, il tasso di disoccupazione scende all’11,4% nel 2017 e all’11% nel 2018, mentre nell’area euro è al 9,4% nel 2017 e al 9,1% il prossimo anno.
L’Italia viene quindi superata anche dalla Grecia il cui Pil sale del 2,2% quest’anno per accelerare al 2,7% nel 2018.