Sono ore calde, sul fronte politico, in Francia dove a sei giorni dalle elezioni, i candidati alla presidenza dell’Eliseo tengono gli ultimi comizi.
Ieri, non è stata una giornata semplice per la candidata del Front National, Marine Le Pen. Insulti, lancio di oggetti e anche qualche molotov: così è stata accolta al di fuori della sala dove si teneva u suo comizio e le contestazioni non sono mancate neanche all’interno.
Il frontista Gilbert Collard, deputato del Gard, scendendo dall’auto al suo arrivo, è stato oggetto di una contestazione da parte di militanti anti-Fn. “Gilbert Collard è stato aggredito vigliaccamente insieme alla moglie”, ha detto all’interno del teatro David Rachline, il portavoce di Marine Le Pen.
Un secondo blitz è stato compiuto proprio contro Marine Le Pen. Mentre la candidata del Front National arringava la folla al teatro Zenith di Parigi, una donna è salita sul palco. Immediato l’intervento del servizio d’ordine, che l’ha portata via dietro al grido dei militanti: “Siamo a casa nostra!”.
Marine Le Pen non si è scomposta e ha commentato il fatto dicendo che: “Questa è la visione degli estremisti della sinistra di fronte all’unica candidata donna che difende le donne”.
Poco dopo terzo blitz: sempre una donna ha cominciato a gridare contro la candidata del Fronte, aprendosi la camicetta. Sul petto slogan anti-Fn. Immediatamente è stata portata via dal servizio d’ordine. “Non vogliono proprio lasciarci esprimere le nostre idee…”, ha commento dopo Le Pen, riprendendo la parola davanti ai militanti.
“È giunta l’ora della scelta, una scelta storica, una scelta di civiltà”, ha detto la candidata del Front National, Marine Le Pen. “Domenica – ha avvertito la candidata dell’estrema destra – la Francia rinasce o la Francia affonda”.