“L’era della pazienza strategica è finita con la Corea del Nord“. Un messaggio chiarissimo quello lanciato dal vicepresidente americano, Mike Pence, in occasione della sua visita a Seul. Pence ha poi aggiunto che gli Usa e i loro alleati utilizzeranno “mezzi pacifici o in ultima analisi qualsiasi mezzo necessario” per proteggere la Corea del Sud e stabilizzare la regione, mentre Trump auspica come possibile “una soluzione pacifica con la Corea del Nord, che deve però comportarsi bene”.
L’ambasciatore nordcoreano all’Onu, Kim In Ryong, invece, alimenta la tensione: “Una guerra nucleare potrebbe scoppiare da un momento all’altro nella penisola coreana. Gli Stati Uniti stanno disturbando la pace e la stabilita’ globale, insistendo in una logica da gangster. “Condurremo altri testi missilistici su base settimanale, mensile e annuale”, ha invece affermato alla Bbc il viceministro nordcoreano degli Esteri Han Song-Ryol, aggiungendo “Sarà guerra a tutto campo se gli Stati Uniti saranno così spericolati da usare mezzi militari”.
Pence nel frattempo ha visitato a sorpresa anche la cosiddetta ‘zona demilitarizzata‘ al confine tra la Corea del Sud e la Corea del Nord. La tappa non era indicata nel programma ufficiale del viaggio. Un momento “toccante” per Pence il cui padre servì da militare in Corea.
Alla base militare Camp Bonifas, il vicepresidente americano ha avuto un briefing con i leader militari e ha incontrato le truppe americane di stanza lì. Il campo Usa-Corea si trova a circa 4 km dalla Zona demilitarizzata coreana (Dmz), una striscia di terra ‘cuscinetto’ istituita nel 1953 in accordo con le Nazioni Unite che attraversa la penisola coreana per i 250 km del confine.
Pence ha definito “corazzata” l’alleanza tra Washington e Seul e ha ribadito che “tutte le opzioni sono sul tavolo” per fare pressione su Pyongyang affinché si sbarazzi delle sue armi nucleari e del programma missilistico. Il vicepresidente Usa è poi tornato a definire una “provocazione” l’ultimo fallito test missilistico della Corea del Nord, dicendo di augurarsi che il chiaro messaggio dell’amministrazione Trump venga recepito da Pyongyang.
“Il presidente americano Donald Trump (che nel frattempo risale al 50% dei gradimenti nei sondaggi, ndr.) spera che la Cina userà le sue leve straordinarie per fare in modo che la Corea del Nord abbandoni il suo programma missilistico e nucleare”, ha ribadito Mike Pence. Ieri in un tweet Trump ha affermato che la Cina sta lavorando con gli Usa per risolvere “il problema nordcoreano“.