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F1, trionfo Ferrari: Vettel vince in Bahrain | Hamilton e Bottas sul podio. Raikkonen quarto

La Ferrari di Sebastian Vettel ha vinto il Gran premio del Bahrain, terza prova del mondiale di Formula 1, davanti alle Mercedes di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas (partito dalla pole). Il tedesco ora guida la classifica piloti con 68 punti, 7 in più rispetto al britannico. Quarto posto per Kimi Raikkonen, mentre la Red Bull si piazza in quinta posizione con Daniel Ricciardo (ritiro invece per Max Verstappen). Sesto Felipe Massa su Williams.

Una vittoria frutto della strategia della Ferrari, che richiama Vettel in anticipo al 13esimo giro per poi approfittare della Safety car per portarsi in testa, difendendosi dalla rimonta di Hamilton (che sconta una penalità e non riesce a rientrare sul tedesco). Sul passo gara Bottas invece delude, pur mantenendo la posizione sul finlandese della Rossa. Alle spalle dei top team ,ottima prova della Renault di Hulkenberg (nono – prima volta a punti in stagione), settima e decima le Force India di Perez e Ocon, ottavo Grosjean su Haas.

La partenza: Vettel sfrutta al meglio lo spunto non impeccabile di Hamilton, che dal lato sporco si vede scavalvare alla Ferrari del tedesco che si porta in seconda posizione e insegue Valtteri Bottas; Raikkonen invece viene superato da Verstappen e Massa ed è costretto a iniziare la gara dalla settima posizione.

Bottas non riesce nella fuga e in testa alla corsa si forma un quintetto, con Hamilton, Verstappen e Ricciardo a leggera distanza dal duo di testa, con Vettel che dopo 12 giri entra ai box per sorprendere la Mercedes e tentare il sorpasso su Bottas che frena il gruppo di testa: a rispondere per primo alla strategia Ferrari è Verstappen, che però all’uscita dai box sbaglia la frenata a curva 3 (sospetto avaaria de freni) ed è costretto al ritiro.

Al 13esimo giro altro colpo di scena con la Safety car che entra in pista per l’incidente a Stroll (centrato da Sainz all’interno di curva 1): la Mercedes ne approfitta per far fare pitstop in sequenza a Hamilton (che cerca di rallentare per non rimanere in coda al compagno di squadra ma viene comunque scavalcato da Ricciardo ed è quarto) e Bottas, che perde la testa a vantaggio di Vettel ma ora potrà mantenerne la scia del tedesco. Anche Raikkonen rientra, ma viene scavalcato nuovamente da Massa in sesta posizione.

La gara riprende al 17esimo giro: Vettel ricompatta lo schieramento e resiste all’attacco di Bottas all’esterno di curva 3 con un bel ruota a ruota, per poi impostare un buon passo a gara portandosi ad un secondo e mezzo di vantaggio sul finlandese. Ricciardo invece precipita in sesta posizione: prima viene superato da Hamilton, poi da Massa e infine è Raikkonen a piazzare il sorpasso in accelerazione; sussulto d’orgoglio per Fernando Alonso che con una serie di sorpassi si porta a ridosso della zona punti.

Al 21esimo giro i commissari sanzionano Hamilton che dovrà scontare 5 secondi di penalità per aver ostruito Ricciardo in pitlane in occasione della prima sosta: Vettel ora prova a scappare via con Bottas che non riesce a tenere il passo e viene avvicinato dal compagno di squadra, che al 27esimo giro ha via libera per l’ordine di scuderia. Vettel è distante oltre 6 secondi (+5 di penalità), Hamilton spinge e guadagna 3 decimi a giro, mentre Bottas precipita a 9 secondi. Alle loro spalle Raikkonen sfrutta la differenza di gomma e supera Massa per portarsi in quarta posizione.

Al 31esimo giro mossa strategica per la Mercedes che richiama Bottas per montare gomma gialla (secondo e ultimo pit stop), mentre Hamilton scende sotto i 5 secondi di distacco e la Ferrari al 33esimo giro richiama Vettel (gomma soft per lui), uscendo davanti a Ricciardo.

Hamilton cerca di sfruttare al massimo la gomma gialla, mentre Raikkonen (rientrato poi al 38esimo giro) concede strada libera a Vettel che si porta in seconda posizione e piazza parziali record accorciando il divario dal britannico che ora subisce il crollo di prestazione della gomma.

Al 40esimo giro arriva il pit stop di Ricciardo, che permette a Raikkonen di superare l’australiano (quinto davanti a Massa) e portarsi in quarta posizione. Due giri dopo è il momento della seconda e ultima sosta di Hamilton, che sconta la penalità e monta  gomma gialla nel tentativo di ricucire il distacco con penumatici più freschi (girando un secondo a giro più veloce di Vettel e superando agevolmente Valtteri Bottas).

Mancano 10 giri alla fine: Hamilton guadagna decimi su decimi su Vettel, chiamato a gestire le proprie gomme usurate; a 8 giri dalla fine il divario scende sotto i 10 secondi, con il tedesco condizionato anche da alcuni doppiaggi. A 5 giri dalla fine, si ferma la vettura di Ericcson ma il rischio di una Safety car viene subito scongiurato. A 2 giri dalla fine il divario è di  6 secondi: pochi chilometri di passione, poi è il momento di festeggiare.

Andrea Zito

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Andrea Zito
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