Tonio riesce a scappare da De Nicola e a raggiungere Michela. Le chiede di aiutarlo a recuperare una pistola, ma anche in quel caso un uomo avverte Ettore il quale capisce che deve far leva su Michele per sapere dove si nasconde Fortebracci.
Minacciando di fare del male al piccolo Adelchi, i mafiosi riescono a far parlare la donna, la quale però poi scappa per avvisare Tonio di quello che è successo: il tentativo però fallisce e Michele viene uccisa. Spetterà adesso a Tonio prendersi cura del figlio della donna e di nonna Immacolata, il quale gli dà la sua disponibilità per sconfiggere De Nicola.
Rosalinda, con l’aiuto del padre, riesce ad avere dei documenti che testimoniano che Trapanese sta conducendo degli affari con la Contessa Minniti e Luigi Cusano su una raffineria, escludendo De Nicola. Rosalinda è determinata a non sposare Felice, il figlio della contessa e riesce a ottenere il permesso da parte dello zio. La contessa non è contenta e non è disposta ad arrendersi, mentre Rosalinda va da suor Lucia a dirle che Ettore non è innamorato di lei.
Nel frattempo l’ex moglie di Maino gli dice che è incinta, ma lui non cambia idea sul divorzio e non dice niente a Daria che, intanto, deve indagare sull’omicidio di Dagò e della sua scorta per mano di De Nicola. Grazie a Tonio scopre che in commissariato c’è una talpa, ovvero Calosci, ma non lo può dimostrare: per questo, Tonio le chiede di fingere la sua morte usando il corpo di Dagò, in modo che lui possa agire indisturbato.
Tonio riesce a ricordare il numero del conto corrente dove ha depositato il suo tesoro: è la data di nascita della madre. Parte quindi in treno per Lugano, lì ha un altro incubo e vede il volto di un altro uomo che era presente mentre veniva torturato. Si tratta di Cusano, anche lui suo nemico, anche se Tonio non riesce a ricordarsi chi è.