Secondo la Nbc, gli Usa sarebbero pronti ad un raid preventivo con armi convenzionali contro la Corea del Nord “se e quando i responsabili politici saranno convinti che Pyongyang si stia preparando a un test nucleare”. L’emittente statunitense ha citato più fonti dell’intelligence americana che ritengono che un test nucleare possa verificarsi già durante il fine settimana.
Negli scorsi giorni gli Stati Uniti hanno posizionato due cacciatorpediniere con missili Tomahawk non lontano dalla Corea del Nord, riferiscono fonti dell’intelligence a Nbc. Pyongyang ha avvertito che un ”grande evento” è vicino, spingendo l’intelligence a temere un test nucleare. Al momento il Pentagono non commenta.
In una intervista all’Associated Press, il viceministro degli Esteri nordcoreano Han Ryol ha accusato oggi il presidente americano Donald Trump di aver creato un “circolo vizioso” di tensioni nella penisola coreana, ha detto che di fronte a un attacco preventivo americano Pyongyang “non terrà le braccia incrociate” e che il prossimo test nucleare sarà condotto quando il quartier generale supremo nordcoreano lo riterrà più opportuno.
Secondo Han, non è il suo Paese quanto il presidente Usa a “creare guai”. “Trump provoca in continuazione con le sue frasi aggressive. Non è la Repubblica popolare democratica di Corea ma gli Usa e Trump che creano guai”, ha detto il ministro nordcoreano all’Ap.
“La Corea del Nord “andrà in guerra se” gli Stati Uniti “lo sceglieranno”. Han ha puntato il dito contro le “manovre militari spericolate degli Usa e possibili attacchi preventivi”, avvertendo che Pyongyang “ha un potente deterrente nucleare”. “Abbiamo fatto un confronto con le precedenti amministrazioni americane e la conclusione è che questa è più violenta e aggressiva” verso la Corea del Nord, ha concluso Han.
Intanto, ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, questo pomeriggio ha detto chiaramente che “la guerra potrebbe scoppiare in ogni momento”. Lo scrive la Bbc online. “Si ha la sensazione che un conflitto potrebbe scoppiare da un momento all’altro – ha detto il ministro -. Penso che tutte le parti interessate dovrebbero mantenere alta la vigilanza per quanto riguarda questa situazione”.