Norbert Faher, meglio noto come “Igor il Russo“, potrebbe aver tentato una rapina ad Argenta, nel Ferrarese tra il primo aprile, quando ha ucciso il barista di Budrio Davide Fabbri, e l’8 aprile, quando è avvenuto l’omicidio della guardia Valerio Verri a Portomaggiore.
L’episodio, avvenuto ai danni di un pachistano, non è stato denunciato, ma è emerso dalle indagini in corso. Intanto le prove contro Feher diventano sempre più schiaccianti: tracce di Dna e impronte ormai lo inchiodano per gli omicidi di Davide Fabbri e Valerio Verri, barista e guardia volontaria vittime del serbo 41enne.
Per il killer scomparso da sabato, i carabinieri di Molinella si sono dati un range temporale di 15 giorni. Il Ris di Parma nel frattempo ha consegnato agli inquirenti di Bologna e Ferrara importanti certezze in vista di un futuro processo.
La prima viene dal confronto del sangue trovate fuori dal bar di Budrio con le tracce ematiche sul Fiorino abbandonato a lato di una strada di campagna una settimana dopo. L’uomo che ha ucciso il barista è lo stesso che sabato 8 aprile ha assassinato la guardia volontaria Verri e ha ferito l’agente di polizia provinciale Ravaglia.