La conferenza stampa che non c’è stata. Piccolo caso diplomatico al centro sportivo dell’Atalanta a Zingonia, dove Gian Piero Gasperini ha fatto annullare la conferenza stampa a causa della presenza dai un giornalista sgradito.
Tra l’allenatore e Matteo Spini (inviato dell’Eco di Bergamo) sarebbe in atto una polemica in merito ad alcuni articoli scritti nelle scorse settimane (tra cui alcune indiscrezioni sul futuro del tecnico): inizialmente Gasperini avrebbe preteso il suo allontanamento dalla sala stampa; di fronte al rifiuto, il tecnico si è rifiutato a sua volta di parlare con i giornalisti presenti.
Netta la presa di posizione del presidente dell’Associazione lombarda dei giornalisti (Alg), Paolo Perucchini: “Nessuno, tanto più un personaggio pubblico come un allenatore di una squadra di calcio di Serie A, può scegliere i giornalisti degni di partecipare ad una conferenza stampa. Decidendo così, a mo’ di capriccio, di voler parlare o non parlare con i cronisti in un appuntamento istituzionale. È il diritto all’informazione che ha la prevalenza su qualsiasi fatto, problema o antipatia personale con qualsiasi giornalista”.
“Quanto è successo oggi è un peccato – prosegue – perché l’Atalanta, grazie anche al suo mister, quest’anno si è rivelata una piacevole sorpresa del nostro campionato di calcio. Il fatto che ha visto protagonista questa mattina il suo allenatore, invece, mina questa piacevolezza rappresentando l‘ennesima inutile scivolata, quasi fosse un fallo da dietro, che il mondo dello sport fa verso l’informazione. Un’occasione sprecata per sviluppare il concetto di fair play che dovrebbe governare i rapporti dentro e fuori gli stadi, salvaguardando, in questo caso, un valore come l’informazione».