Più distruttiva di lei c’è solo l’atomica. È la tremenda “MOAB” la bomba sganciata dagli Stati Uniti sull’Afghanistan orientale con l’obiettivo di colpire l’Isis. Lo rende noto la Cnn citando fonti militari Usa.
Viene considerata dagli addetti ai lavori come “la madre di tutte le bombe” non nucleari. L’ordigno pesa quasi 10 tonnellate e ha la forza di distruggere tutto nel raggio di centinaia di metri. Sarebbe la prima volta che viene utilizzata in combattimento.
La GBU-43 Massive Ordnance Air Blast Bomb, definita appunto “Mother Of All Bombs” è stata lanciata intorno alle 19, ora locale.
Nel mirino delle forze armate statunitensi c’erano i tunnel dell’Isis e dei miliziani nel distretto di Achin, nella provincia di Nangarhar. Questa bomba guidata è stata sviluppata durante la guerra in Iraq.
Molti esperti ritengono che l’uso della super bomba sia un avvertimento alla Corea del Nord: “Un’altra missione di successo, sono molto orgoglioso dei nostri militari”, ha commentato Trump. “I soldati americani – ha poi aggiunto – hanno la mia totale autorizzazione”. Nell’attacco sarebbero comunque rimasti uccisi 36 miliziani.
Il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer, ha confermato che gli Stati Uniti hanno colpito l’Afghanistan sganciando una bomba mirata a colpire “tunnel e grotte usate dai miliziani dell’Isis”. Spicer ha quindi sottolineato che nell’azione “sono state prese tutte le precauzioni per evitare vittime civili e danni collaterali“.
Foto da Twitter.