Via libera dell’Aula del Senato al disegno di legge di conversione del decreto sicurezza per il quale il governo ha chiesto il voto di fiducia con 141 sì, 97 no e 2 astenuti.
Il provvedimento, già approvato dalla Camera, è quindi diventato definitivo. Il decreto, passato alla Camera con 230 sì, 50 no e l’astensione del Movimento 5 Stelle, prevede nuove norme che si pongono l’obiettivo di predisporre le linee generali per la promozione della sicurezza integrata, ovvero “l’insieme degli interventi assicurati dallo Stato e dagli enti territoriali nonché da altri soggetti istituzionali, al fine di concorrere, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze e responsabilità, alla promozione e all’attuazione di un sistema unitario e integrato con la finalità del benessere delle comunità territoriali”.
Tra le varie norme introdotte dal decreto è prevista l’estensione dei poteri del sindaco in materia di sicurezza urbana, che avrà la possibilità di adottare ordinanze per situazioni di “grave incuria del territorio, ambientale o di altra natura”; il daspo urbano con sanzioni pecuniarie da 100 a 300 euro in caso di violazione dei divieti di stazionamento occupazione o utilizzo di infrastrutture disposti dal sindaco, nonché l’allontanamento di cittadini condannati in via definitiva o in appello per spaccio.
In questo caso il questore può impedire l’accesso nei locali pubblici o nei pubblici esercizi in cui sono stati commessi gli illeciti da uno a 5 anni.