Dopo lo scampato pericolo e la tanta paura, all’indomani dell’assalto al bus della squadra del Borussia Dortmund che si stava recando allo stadio dove per disputare la partita di andata di Champions League contro il Monaco, la polizia ha arrestato una persona per l’attacco di ieri sera a Dortmund contro l’autobus del Borussia. Si tratta di un 25enne iracheno di Wuppertal.
Lo ha detto la portavoce della procura federale tedesca, Frauke Koehler, a Karlsruhe. Nel mirino degli inquirenti ci sono due sospetti, appartenenti ad ambienti islamici. Gli appartamenti di entrambi sono stati perquisiti, uno dei due è stato arrestato, ha aggiunto la portavoce.
Così come detto immediatamente dalle forze dell’ordine, “l’attacco è stato mirato”. “Il movente non è ancora chiaro – ha detto il capo della polizia di Dortmund – e nulla può essere escluso, neppure le ipotesi peggiori”. Sul luogo del fatto le autorità hanno trovato anche una lettera, che stanno esaminando. In queste ore le forze dell’ordine stanno valutando anche la pista islamica radicale. Secondo Sueddeutsche Zeitung, NDR e WDR, nella lettera di rivendicazione ritrovata vicino l’autobus si fa riferimento all’attentato contro un mercatino di Natale a Berlino e alle missioni dei Tornado tedeschi in Siria.
“Nel nome di Allah misericordioso e compassionevole“, si apre così la rivendicazione che fa riferimento all’attentato di Anis Amri a dicembre a Berlino e sostiene che i Tornado tedeschi stiano partecipando all’uccisione dei musulmani nel Califfato dello Stato islamico, per cui a partire da subito “gli sportivi e altre personalità di spicco in Germania e nelle altre nazioni crociate sono sulla lista della morte dello Stato islamico”.
Si raffredda invece l’altra pista seguita dagli inquirenti tedeschi, una seconda rivendicazione, proveniente probabilmente da ambienti antifascisti. Il messaggio comparso su internet è scritto in uno stile simile a quello dell’Antifa, una sigla che raccoglie gruppi di autonomi, anarchici ed esponenti della sinistra radicale extraparlamentare. Nel testo si spiega che l’autobus è stato attaccato in quanto “simbolo della politica” del Borussia Dortmund, che non si impegnerebbe abbastanza contro razzisti, nazisti e populisti di destra.
Gli ordigni esplosi contenevano delle punte metalliche e una di queste si è conficcata nel poggiatesta di uno dei sedili del bus, ha riferito la portavoce della procura federale tedesca, Frauke Koehler, a Karlsruhe: “Per questo possiamo dire per fortuna che non è successo nulla di più grave”. Inoltre, secondo la Bild, le tre esplosioni sono state azionate a distanza in modo simultaneo.
Tra i feriti c’è anche ungente che stava scortando in moto l’autobus. Al momento della detonazione viaggiava davanti il mezzo della squadra. Le autorità starebbero adesso cercando una vettura immatricolata all’estero. Angela Merkel ha condannato l’attacco contro l’autobus della squadra del Borussia Dortmund, definendolo “un atto ripugnante”.
Bartra, l’unico calciatore della squadra del Borussia a rimanere ferito dalle schegge di un finestrino, non sarà della partita. Per lui, ferito al braccio sinistro e trasportato in ospedale, tanta paura e un’operazione ad un polso fratturato.
La partita tra le due squadre verrà giocata oggi alle 18,45. Lo ha deciso nel pomeriggio di ieri la stessa Uefa.
Oggi la città appare ancor più blindata, con diversi posti di blocco.