Sale ancora di più la tensione nella penisola coreana. Dopo che gli Usa hanno deciso di inviare le navi da guerra, adesso la Corea del Nord condanna la decisione di Washington, definendola “una mossa sconsiderata” e minaccia di essere pronta alla “guerra”.
La Carl Vinson, portaerei della classe Nimitz a propulsione nucleare, ha lasciato Singapore per dirigersi sabato non verso l’Australia, come originariamente previsto, ma verso la penisola coreana in risposta ai ripetuti lanci di missili (mercoledì scorso è fallito l’ultimo) e dei segnali secondo cui potrebbe esserci il sesto test nucleare.
In questa maniera gli Usa avrebbero dimostrato che vogliono “invadere” la Nordcorea e quindi Pyongyang “è pronta a reagire in qualsiasi modalità di conflitto scelta dagli Usa”.
“La prevalente grave situazione prova ancora una volta che la Corea del Nord era totalmente nel giusto quando ha aumentato le sue capacità militari di autodifesa e di attacco preventivo avendo la potenza nucleare da pivot”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri nordcoreano, secondo l’agenzia statale KCNA.
“Prenderemo le più dure reazioni contro i provocatori per difenderci da potenti forze armate e mantenere il percorso da noi stessi scelto. Considereremo gli Usa pienamente responsabili delle catastrofiche conseguenze legate alle sue azioni oltraggiose”.
Il presidente Donald Trump ha ipotizzato che gli Usa possano prendere azioni unilaterali: “La Corea del Nord cerca guai. Se la Cina decide di aiutare sarebbe magnifico. Altrimenti, risolveremo il problema senza di loro!”.