Sembra essersi dileguato nel nulla Igor, soprannominato ‘Igor il Russo-Ezechiele il Serbo’. Continuano senza sosta le ricerche nelle paludi del Ferrarese dell’uomo dalle molte identità.
È responsabile, in Italia, degli omicidi di un agente a Budrio e un barista a Portomaggiore, commessi a una settimana di distanza.
Dopo due notti e due giorni di caccia continua con i reparti speciali, non c’è traccia.
E adesso emergono nuovi particolari sulla vita di Igor Vaclavic. Il Comandante generale dei carabinieri, Tullio Del Sette, ha chiarito che l’assassino è nato e vissuto in Serbia ed è “ricercato nel suo Paese per rapina con violenza sessuale“. Intanto è certo che ‘Igor Vaclavic’, 41 anni, nato in Russia, come dagli atti del tribunale ferrarese che lo condannò per rapine in passato, certamente non esiste. L’uomo che viene ricercato si chiama in un altro modo.
E adesso c’è anche un ‘super testimone’, un uomo che vuole rimanere anonimo, ma che al quotidiano ‘Il Giorno’ ha raccontato di conoscere il killer. “Ci siamo visti l’ultima volta a giugno, poi è scomparso. Adesso temo di trovarmelo davanti”. Secondo l’uomo Igor-Ezechiele “non ha più nulla da perdere e in carcere non ci vuole tornare”.
Il capo della polizia Franco Gabrielli ha dichiarato che il fuggitivo sarebbe armato con due pistole e una quarantina di munizioni. È una persona “con una grande capacità di muoversi – ha detto -, un soggetto pericoloso che non si arrende alle prime difficoltà ma stiamo facendo un grande sforzo per prenderlo e lo prenderemo”.