È partito dal Sinai il razzo che ha colpito un’area nel sud di Israele nella tarda mattinata di oggi. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui al momento non ci sono vittime. Ore di tensione per Israele che poco prima, nelle comunità del sud attorno a Gaza, aveva fatto risuonare le sirene di allarme antimissili.
Un’escalation di tensione cominciata in mattinata con la chiusura per gli israeliani della frontiera con l’Egitto a Taba per timore di possibili attentati. Secondo diverse fonti, il razzo ha colpito una serra agricola nella zona di Eskol. Il fatto è avvenuto a poche ore dall’inizio della Pasqua ebraica.
Quanto al valico di confine di Taba, il governo fa sapere che resterà chiusa fino alla fine della settimana di Pasqua ebraica e tutti gli israeliani stati invitati a rientrare immediatamente in patria qualora si trovassero nella penisola del Sinai. La decisione – è stato spiegato – è stata presa alla luce di “informazioni concrete” su un attacco programmato contro cittadini israeliani nella area del Sinai.
La scelta di impedire il passaggio ai cittadini dello stato ebraico è stata presa dal ministro dei trasporti Yisrael Katz, insieme a quello della difesa Avigdor Lieberman e a esponenti dell’apparato di sicurezza.