Lewis Hamilton vince il Gran premio di Cina di Formula Uno, precedendo Sebastian Vettel, sfortunato in avvio sul fronte tattico (pista bagnata e primi giri convulsi) ma sorretto da una Ferrari ancora competitiva nella fase centrale di gara, che gli permette di mantenere la leadership in classifica a pari punti con il britannico (43). Gara immensa per Max Verstappen, terzo posto per lui, vero MVP di giornata grazie ad una via fulmineo che gli ha consentito di guadagnare subito 9 posizioni e autore di tanti bei sorpassi, per poi difendersi dall’attacco di Ricciardo nel finale (quarto al traguardo).
Quinta la Ferrari di Kimi Raikkonen, che non è riuscito a superare Ricciardo compromettendo in parte la gara del compagno di squadra. Sesto Bottas, autore di un errore in regime di Safety car; settimo Sainz (l’unico a partire sin da subito con gomma slick), ottavo Magnussen su Haas; nono e decimo posto per le Force India. Williams fuori da punti. Sfortunato ancora una volta Giovinazzi, autore di un chiaro errore in condizioni di pista bagnata e gomma da asciutto sul rettilineo dei box e costretto al ritiro.
Il via è caotico, si parte su pista bagnata: Vettel cerca una posizione in griglia spostata il più possibile verso Hamilton, provocando l’investigazione dei commissari per irregolarità in griglia (poi ritirata). Raikkonen viene superato da Ricciardo alla prima curva, mentre Verstappen ha già guadagnato 9 posizioni, gettandosi con coraggio in mezzo alle monoposto e attaccando all’esterno.
Sainz è l’unico a tentare l’azzardo con gomma slick, ma dopo l’uscita di Stroll (colpito da Perez) e la virtual safety car i team iniziano a valutare il passaggio a gomma da asciutto e Vettel è il primo dei big a cambiare, prendendosi enormi rischi. Un rischio che non paga per Antonio Giovinazzi, già costretto a sostituire il cambio dopo il botto di ieri (5 posizioni di penalità) e che perde il controllo della vettura sul rettilineo dei box. Safety car in pista, piloti costretti a passare dai box e Vettel che adesso è quinro.
Condizioni difficili, difficoltà a mandare in temperatura le gomme slick e al 7° giro (al rientro della Safety Car) Bottas va in testacoda e finisce 11esimo: Hamilton guida il gruppo su Ricciardo (l’unico però a montare gomam super soft e costretto a un’altra sosta) e Verstappen (terzo – partiva 16esimo!), che supera Raikkonen, vittima di problemi di trazione e ben presto tallonato anche da Vettel; bello anche il duello nelle retrovie tra Perez, Massa e Sainz.
Le due Red Bull e le due Ferrari si ostacolano a vicenda per le rispettive posizioni… e allora Verstappen toglie il disturbo: fenomenale attacco in frenata su Ricciardo e l’olandese si lancia all’inseguimento di Lewis Hamilton (che però inizia ad ampliare il margine), mentre ora sono le Ferrari ad essere frenate dalla Red Bull dell’australiano, con Raikkonen che non riesce ad effettuare il sorpasso (lamentando mancanza di potenza) e permette alla Toro Rosso di Sainz di avvicinarsi.
Mentre la McLaren di Vandoorne si ritira (avaria alla pompa del carburante), Vettel lancia i primi segnali a Raikkonen nel tentativo di dare una svolta alla situazione, ma la Ferrari non concede ordini di scuderia e al 20esimo giro il tedesco piazza l’attacco in frenata a curva 3 e si incarica lui di provare a superare Ricciardo. Al 22esimo giro manovra capolavoro di Vettel, che prepara l’attacco in curva 1 e 2, si lancia in frenata all’esterno di curva 3 e si tocca ruota a ruota con Ricciardo, che in uscita di curva alla fine deve desistere.
Pochi giri e il tedesco della Ferrari al 29esimo giro è negli scarichi di Verstappen (che sarà comunque costretto alla sosta); ma Vettel non ha bisogno di attaccare: errore in frenata sul cordolo e salvataggio in extremis con spiattellamento dell’anteriore sinistra per l’olandese, che deve dare strada alla Ferrari (ora in seconda posizione) ed è costretto a cambiare le gomme il giro successivo (ancora gomma rossa per arrivare fino in fondo).
Verstappen però non si fa impressionare: aggancia la Mercedes di Bottas e la supera, ancora in frenata, ancora a curva 3. Mentre Alonso si ritira, anche Ricciardo monta la gomma rossa: Vettel cambia le gomme al 35esimo giro, appena in tempo per evitare il contro-sorpasso di Verstappen e mantenere la posizione; stessa cosa fa Hamilton 2 giri dopo, mentre Raikkonen attende il 41esimo giro e si ritrova alle spalle delle due Red Bull e della Toro Rosso di Sainz.
Al 42esimo giro Raikkonen esegue al meglio la manovra su Sainz, ma il divario dalle Red Bull dalla fine è ormai troppo grande per un ricongiungimento (oltre 10 secondi). Vettel prova a spingere, Hamilton risponde con un giro record e la Ferrari desiste subito. L’unico vero duello tra i big è quello per il podio tra Verstappen e Ricciardo: al 51esimo giro le prime schermaglie, con l’olandese che lamenta sottosterzo. L’unica vera occasione per l’australiano è all’ultimo giro: Verstappen lungo in frenata a curva in 3, Ricciardo è incollato ma in zona DRS va anche lui lungo in frenata. L’olandese è sul podio: davanti è trionfo Mercedes.