Giallo risolto a Lodi, dove il cadavere di una donna, risultata poi una prostituta colombiana di 65 anni residente a Piacenza, è stato trovato nell’appartamento al terzo piano di un edificio. Un italiano di 42 anni, fermato dalla polizia di Lodi con l’accusa di omicidio, ha confessato.
Le indagini si sono concentrate sulle ultime chiamate che la donna aveva ricevuto sui suoi telefonini. L’uomo, disoccupato, ha spiegato di avere agito in seguito a un raptus d’ira perché gli era stato negato uno sconto su una prestazione sessuale di 20 euro. È stato quindi accusato di omicidio aggravato da futili motivi e crudeltà.
La donna era stata trovata dalla polizia riversa sul pavimento, seminuda e coperta di sangue, mentre sul viso aveva un cuscino. È stata colpita da una serie di coltellate al torace, al collo, al volto, e all’avambraccio destro. Le ultime ferite le sarebbero state inferte durante un disperato tentativo di difesa da parte della donna. Nella palazzina, dove la prostituta riceveva i suoi clienti abitualmente, è arrivato anche il medico legale.
Il procuratore della Repubblica di Lodi, Domenico Chiaro, ha detto che si tratta di un “omicidio violentissimo”. Le coltellate mortali sono state in gran numero e quelle mortali al torace.
A lanciare l’allarme sarebbe stato un vicino di casa che si è accorto di macchie di sangue nell’ascensore.