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Terrorismo, Minniti: “Espulso chi si radicalizza” | “Abbiamo un sistema di difesa di massimo livello”

Il ministro dell’Interno, Marco Minniti è chiaro sulla lotta al terrorismo e sui migranti: “Chi si radicalizza deve essere espulso”.

Intervistato dal ‘Corriere della Sera’, Minniti chiarisce che “le espulsioni preventive per ragioni di sicurezza nazionale sono uno strumento di prevenzione preziosissimo, perché consentono di ‘colpire’ la radicalizzazione prima che possa trasformarsi in compiuta progettualità terroristica. L’Italia – aggiunge il ministro – ha un sistema di difesa di massimo livello, ma l’allerta è altissima e dunque dobbiamo intensificare le misure di protezione”.

Per Minniti occorre “tenere insieme tre importanti attività: intelligence, prevenzione e controllo del territorio“.

Il ministro si sofferma poi sull’attentato di Stoccolma asserendo che “se è vero che si tratta di un cittadino uzbeko, da tempo residente nel Paese, si conferma quanto abbiamo rilevato dall’attacco di Charlie Hebdo in poi, cioè che i terroristi sono persone che vivevano negli Stati dove hanno poi colpito”. Per Minniti “è sempre più evidente il rapporto tra terrorismo e mancata integrazione. Proprio per questo è importante ribadire che l’accoglienza ha un limite nella capacità di integrazione”.

Minniti parla, infine, del coordinamento: “l’integrazione tra pattuglie e difesa passiva è fondamentale, ma senza far venire meno per i cittadini la fruibilità dei luoghi”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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