Continua la caccia all’uomo in Emilia Romagna. Le forze dell’ordine sono da giorni alla ricerca di Igor Vaclavic, l’uomo accusato dell’omicidio del barista di Budrio, Davide Fabbri, avvenuto lo scorso 1 aprile.
Ieri l’uomo si è macchiato di un nuovo crimine: ha ucciso una guardia provinciale e ne ha ferito un’altra. Il fatto è avvenuto lungo la strada provinciale Mondo Nuova, a circa otto chilometri da Portomaggiore, dove l’uomo era stato fermato durante un posto di blocco.
Una pattuglia mista, composta da un volontario e da una guardia provinciale, ha fermato durante una perlustrazione Vaclavic. L’assassino è sceso dal Fiorino, avrebbe disarmato Marco Ravaglia (appartenente alla polizia provinciale) e con la pistola rubata avrebbe prima ucciso Valerio Verri (guardia volontaria) e poi ferito lo stesso Ravaglia. Infine si sarebbe dato alla fuga.
Vaclavic sarebbe stato intercettato ad un posto di blocco tra Marmorta e Molinella, nel Bolognese al confine con la provincia di Ferrara, ma avrebbe abbandonato l’auto e sarebbe fuggito a piedi per i campi.
L’assassino, di 41 anni, è ricercato per una serie di rapine commesse nel Ferrarese nell’estate 2015, sospettato per l’omicidio del barista Davide Fabbri, ucciso con un colpo di pistola una settimana fa a Budrio, e ora anche dell’uccisione della guardia provinciale nel ferrarese e del ferimento di un’altra.
L’uomo è braccato ed è in corso nella zona una imponente caccia all’uomo, anche con i reparti speciali. Peraltro secondo le ultime verifiche Vaclavic, che ha molti alias, non sarebbe russo ma proveniente da un paese della ex Jugoslavia e non sarebbe un ex militare.
La guardia ferita è stata colpita ad una spalla e non sarebbe in pericolo di vita. È ancora ricoverato in prognosi riservata, nel reparto di terapia intensiva all’ospedale Bufalini di Cesena. Nel pomeriggio di domenica è stato operato per la terza volta e le sue condizioni sono stabili.
Intanto le ricerche del killer proseguono anche nel Ravennate con vari posti blocco in punti nevralgici.