Calma e motivazioni. Stefano Pioli introduce così la sfida che vedrà l’Inter opposta al Crotone, un match in cui i nerazzurri devono riprendere il cammino se non vogliono veder svanire definitivamente le speranze di terzo posto e di accesso alla Champions League del prossimo anno.
Nella testa però c’è ancora l’amarezza per la sconfitta con la Samp: “Era una partita sulla quale puntavamo, c’è stata delusione ma dobbiamo trasformare questa delusione, dovuta a un secondo tempo non interpretato con grande lucidità. Il campionato non è finito, dobbiamo continuare lavoro di costruzione per il presente e futuro. Obiettivi? Non ho mai pensato alla posizione finale. Dobbiamo fare il massimo e raccogliere il massimo”.
Pioli è categorico sui giudizi dati alla squadra: “Le ultime due gare abbiamo rallentato e ci sono nostre responsabilità. Dobbiamo lavorare ancora meglio, ma fino a due gare fa erano i numeri a dire che questa squadra è forte. Abbiamo dimostrato di avere valori. Siamo una squadra forte, ne sono convinto. Il Crotone? Non può avere più motivazioni di noi, abbiamo ancora molto da dare e da dire. Partita importante che ci deve vedere con l’approccio giusto e la voglia di far la gara”.
E la Champions? “Era un sogno, era difficilissima da raggiungere. Matematica ci dice che ci siamo ancora, ma è complicato. La squadra doveva essere delusa, preoccupata dopo la sconfitta contro il Napoli o in Israele perché non c’erano delle certezze. Il lavoro ha fatto vedere che abbiamo dei valori importanti, dobbiamo consolidarli. Nell’Inter bisogna dimostrare di poter stare a certi livelli, soprattuto con la testa: tutti ci rigiochiamo la riconferma”.
In ottica formazione la domanda di rito è per Brozovic, ma Pioli non vuole addossare colpe ai singoli: “Non so se giocherà, non ho ancora deciso la formazione per domenica. Un giocatore comunque non può essere giudicato da un solo errore, perché il giocatore ha qualità. In alcune situazioni, invece, non abbiamo mantenuto le distanze giuste. Se ci allunghiamo, lasci tutto ai duelli individuali e i duelli individuali si possono anche perdere. Joao Mario? Se ha giocato poco, significa che altri stavano meglio. Medel a centrocampo? Oggi sono aperto a tutto, domani farò le scelte”.