Ormai c’è la certezza, le persone morte nell’attacco di martedì a Idlib, sono state avvelenate dal gas. Si tratta dei risultati delle autopsie di tre vittime, morte dopo il ricovero in Turchia, che provano l’uso di armi chimiche nel raid.
Lo ha dichiarato il ministro della Giustizia turco, Bekir Bozdag. Agli esami effettuati nella provincia meridionale di Adana, secondo Anadolu, hanno partecipato su invito di Ankara anche esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità.
Durante le autopsie, che sono state filmate, sono stati prelevati diversi campioni per ulteriori esami da parte degli esperti turchi e internazionali. Secondo un rapporto preliminare del team di scienziati inviati da Ankara alla frontiera con la Siria per assistere i feriti, almeno uno degli agenti usati nell’attacco sarebbe gas cloro.
I risultati, frutto di test effettuati su una trentina di feriti, sono già stati inviati al Consiglio di sicurezza dell’Onu.
Intanto, l’ultima stima parla di 86 morti. Lo ha reso noto l’Osservatorio Siriano per i diritti umani, aggiungendo che tra le vittime ci sono 30 bambini e 20 donne.
E anche Israele ha condannato il governo di Assad: “I due attacchi avvenuti a Idlib, quello chimico omicida sui civili e quello all’ospedale locale, sono stati condotti su ordine diretto e dietro progettazione del presidente siriano Bashar Assad, mediante aerei da combattimento siriani”, ha affermato il ministro della Difesa israeliana Avigdor Lieberman in un’intervista al giornale Yediot Ahronot.