Si è sollevato un piccolo mistero in merito alle dichiarazioni rilasciate da Matteo Renzi al giornale Panorama e anticipate questa mattina. L’ex presidente del consiglio ha smentito una prima anticipazione, che però è stata confermata dall’autore dell’intervista, che a sua volta Renzi ha poi nuovamente smentito.
In un passaggio dell’intervista (che sarà pubblicata giovedì, ndr.) Renzi avrebbe affermato in riferimento ad un esito negativo nella corsa alle primarie del PD: “Mi pare evidente che stavolta me ne andrò davvero. Le primarie? Restano un forte messaggio per certificare il consenso di un leader. Sarei per farle a livello europeo”.
Una tesi smentita poi dallo stesso Matteo Renzi, che ha puntualizzato in una nota: “Con tutta l’amicizia per Andrea Marcenaro (autore dell’intervista, ndr.), non ho mai detto ciò che è stato riportato. Non l’ho detto e stavolta non l’ho nemmeno pensato. Gli ho spiegato a pranzo perché non ho mollato e a questo punto non mollerò mai. Tanti giornali e tanti professori ce l’hanno con me? Contano zero, sono i voti che contano”.
Marcenaro però conferma la veridicità di quanto riportato: “Con tutta l’amicizia per il presidente Renzi, ho riportato pianamente il colloquio: “Questa volta sarei tornato alla politica solo con i voti”. Senza voti niente impegno politico? “Mi pare evidente”. A me pareva scontato. Non vedo dove sia la notizia, né lo scandalo”.
A sua volta però Renzi ha ulteriormente citato il giornalista fornendo una nuova smentita: “Ringrazio Andrea Marcenaro che ha fedelmente riportato nella sua precisazione il nostro colloquio. Ho semplicemente detto che senza voti niente impegno politico e che sarei tornato alla politica solo con i voti. Che è cosa ben diversa dalle anticipazioni di panorama. Adesso possiamo tornare a occuparci di cose serie”.
In merito all’inchiesta Consip e su altri temi Renzi ha affermato: “Bisogna che lo si segua da vicino in tutto il suo iter. Voglio la verità. Nessuno insabbi. E vedrete come andrà a finire. Gentiloni? Mi fido: l’importante è che alla fine il gatto prenda il topo. La flessibilità? Con buona pace di Mario Monti, non ce l’hanno regalata, ce la siamo presa con fatica”.