La Corea del Nord torna a provocare il Giappone alla vigilia dell’incontro in Florida tra il presidente americano Donald Trump e l’omologo cinese, Xi Jinping. Pyongyang ha infatti lanciato un nuovo missile balistico della base militare di Sinpo, sulla costa orientale del Paese, alle 6,42 ora di Seul, caduto nel Mar del Giappone.
Il missile viaggiava alla velocità di 60 chilometri all’ora e secondo le prime valutazioni del centro militare Usa e della Corea del Sud, potrebbe trattarsi del nuovo tipo a medio raggio KN-15: “La Corea del Nord ha appena lanciato un altro missile balistico di medio raggio. Gli Stati Uniti hanno parlato a sufficienza della Corea del Nord. Non ho altri commenti da fare”, ha dichiarato in una nota il segretario di Stato americano, Rex Tillerson.
Secondo gli Usa, “tutte le opzioni sono sul tavolo, anche quella militare“, come ha ribadito anche ieri la Casa Bianca durante un conference call con i giornalisti sull’imminente visita di Xi in Florida. Un dirigente della Casa Bianca ha affermato: “A Pechino sarà chiesto di usare la sua leva economica per fermare le ambizioni nucleari di Pyongyang. La Cina ha una grande influenza e potrà decidere se aiutarci o meno. Se deciderà di farlo sarà un bene per la Cina. In caso contrario, non sarà un bene per nessuno”.
E non si escludono nuove provocazioni durante l’incontro tra Trump e il presidente cinese Xi Jinping, in programma giovedì e venerdì, e in occasione dell’anniversario della nascita di Kim II Sung, nonno dell’attuale leader, Kim Jong Un, il prossimo 15 aprile, anche con un test missilistico nucleare di lungo raggio.
Il governo giapponese ha presentato una protesta formale contro il nuovo test missilistico della Corea del Nord. Anche il governo di Seul ha condannato il lancio, reclamando una nuova riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e promettendo una risposta dura nel caso nuove provocazioni.