La procura di Firenze ha iscritto 12 persone nel registro degli indagati con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla contraffazione di medicinali a base di tossina botulinica di tipo A,
In base alle rilevazioni del Nas, gli accusati avrebbero commercializzato confezioni contraffate di botulino (largamente usato nella chirurgia estetica) in Italia e anche verso la Turchia, all’insaputa dell’azienda farmaceutica che vende il principio attivo in esclusiva per il nostro Paese, la quale ha denunciato il fatto dopo che una paziente si era lamentata per l’effetto nullo del farmaco (contraffatto).
Le confezioni (secondo l’accusa) venivano vendute ai medici da intermediari non autorizzati alla vendita: tra essi figura un commerciante di farmaci di Vinci (a sua volta in contatto con una farmacia in Grecia), ma le perquisizioni si sono svolte anche in un “impianto di produzione” Napoli, dove sono state sequestrate diverse fiale di “botulino falso” e circa 34.000 euro in contanti attribuiti a uno degli indagati.
Le prime analisi avrebbero già confermato l’assenza di principio attivo in tali fiale, che conterrebbero solo acqua. L’insieme dei prodotti sequestrati dal Nas sono stati ora inviati all’Istituto superiore di Sanità per confrontare i campioni contraffatti (venduti senza autorizzazione) e quelli regolari verificandone composizione, natura, principio attivo e, soprattutto, se siano presenti tracce di sostanze pericolose per la salute.