Immediate le reazioni dei leader mondiali dopo l’attentato nella metropolitana di San Pietroburgo. Il primo a parlare è stato proprio il presidente russo che era nei pressi della capitale, a Strelna, dove ha in programma un incontro con il presidente bielorusso Alexander Lukashenko.
“I motivi al momento non sono chiari, non escludiamo nessuna pista: né quella criminale, né quella terroristica”, ha detto Putin, sottolineando che le indagini “sono in corso”. Il presidente, che si trova a San Pietroburgo, ha fatto le condoglianze alle vittime.
“Quello di San Pietroburgo è stato un attentato terroristico“, lo ha detto il premier russo Dmitri Medevev citato dalla Tass. “I feriti nell’attentato terroristico avranno tutta l’assistenza necessaria”, ha scritto il premier in un post su Facebook. “Le mie condoglianze ai parenti delle vittime – ha scritto -, il nostro è un dolore condiviso”.
“Terribile. Una cosa terribile, che sta succedendo in tutto il mondo. Assolutamente una cosa terribile”. Sono le parole del presidente americano Donald Trump.
Il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, ha inviato il proprio cordoglio sul profilo Twitter: “Continueremo uniti lotta contro il terrore”.
“Seguo con viva apprensione gli sviluppi dell’attentato a San Pietroburgo e desidero porgere a lei e all’amico popolo russo il sentito cordoglio degli italiani tutti e mio personale”: così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio al Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin.
L’ex premier italiano, Matteo Renzi, ha lanciato un messaggio tramite Twitter: “Dolore profondo per l’atroce evento di San Pietroburgo. Il nostro cuore batte insieme ai nostri fratelli russi”.
Un commento, sempre sui social, è stato inviato dal leader della Lega Nord, Matteo Salvini: “Una preghiera, ma non basta. Dobbiamo stanare questi assassini, prima che sia tardi”.