I carabinieri di Foggia hanno arrestato 15 persone mettendo la parola “fine” alle scorribande di una gang criminale dedita a furti, rapine, estorsioni, danneggiamenti e traffico di sostanze stupefacenti.
L’ordinanza è stata emessa dal gip di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 15 persone che avrebbero costituito un’organizzazione criminale armata.
L’operazione è nata da accertamenti sul furto d’armi in un’abitazione. I presunti malfattori, di Orta Nova, Ordona e Cerignola, avevano costituito, secondo gli investigatori, un’associazione per delinquere dedita alla commissione di furti, rapine, estorsioni, minacce e aggressioni, non disdegnando neppure l’uso di armi e di stupefacenti.
Quattro le persone colpite da misura cautelare in carcere, sette quelle che hanno ottenuto gli arresti domiciliari; altre due persone hanno invece l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e altre due obbligo di dimora nel comune di Cerignola. Nel corso dell’indagine sono stati operati sei arresti in flagranza di reato e sequestrati armi e circa 250 grammi di hascisc.
Secondo quanto accertato dai militari, gli indagati pianificavano i furti nelle abitazioni con sopralluoghi e informazioni sulle persone da derubare. Vittime preferite della banda erano le persone anziane. Il gruppo era dedito anche ai cosiddetti ‘cavalli di ritorno’ con auto rubate, concordando il prezzo dell’estorsione con le vittime.
La disponibilità di armi da parte del gruppo sarebbe stata provata dal rinvenimento e sequestro, nel corso di una perquisizione in un podere nelle campagne di Ordona, di quattro fucili da caccia, di cui uno a canne mozze, una pistola a tamburo, cinque repliche di pistole e munizioni.
In carcere sono finiti: Ruggiero Barbaro, Leonardo Russo, Vincenzo Buonavita, Francesco Gaeta. Ai domiciliari, invece, Angelo Pallotta, Riccardo Mennuti, Michele Cetrulo, Nunzio Del Vento e Gianpaolo Ciaffa.
Obbligo di firma per Daniele Pio Carlucci e Andrea Gaeta, obbligo di dimora a Cerignola per Daniele Russo e Vincenzo Scalzo,
