Grandissima prova di forza di Fabio Fognini, che a Miami travolge Donald Young in poco più di un’ora e centra per la terza volta in carriera l’accesso ai quarti di finale di un Masters 1000, dove sfiderà Kei Nishikori che ha battuto in 3 set l’argentino Delbonis (6-3 4-6 6-3 in 2 ore e 15 minuti). É il primo azzurro ai quarti a Miami – Key Biscayne dal 1992: allora Diego Nargiso sfidò Jim Courier perdendo 6-0 al terzo set.
Il punteggio a favore dell’azzurro è di 6-0 6-4 in 66 minuti: un match tutto all’attacco per Fognini, che chiude com un saldo vincenti errori di 22-19 (ben 15 i vigneti di dritto) contro il disastroso 7-23 dell’americano, parso remissivo e più in vena di litigare con il giudice di sedia (warning nel game finale di incontro per proteste) che tentare una reazione.
L’azzurro (dopo il bagel inflitto nel primo parziale) ha concesso palla break in una sola occasione, il secondo game del secondo set (l’unico ai vantaggi tra i turni di battuta del ligure) e si è affidato a ottime percentuali al servizio, con il 61% di punti sulla seconda ed il 71% con la prima (oltre ad una percentuale di prime palle in campo che nel secondo parziale ha sfiorato l’80%).
Nel corso della giornata americana tornano in campo tutti i big: Nadal batte il francese Mahut 6-4 7-6 in 1 ora e 36 minuti e sfiderà Jack Sock che ha vinto il derby statunitense con Donaldson, travolti 6-2 6-1 in soli 63 minuti. Federer (dopo il successo su Del Potro) ha battuto lo spagnolo Bautista Agut con un doppio 7-6 al tiebreak.
Wawrinka viene sconfitto dall’astro emergente Alexander Zverev in tre set 4-6 6-2 6-1. Il giovane tedesco dopo aver sofferto nel primo set, ha dominato gli altri due grazie alla conquista di tre break.
Nel femminile Pliskova batte in due set Lucic Baroni e conquista la semifinale, così come la Wozniacki che ha battuto 6-4, 6-3 Lucie Safarova.