Otto cittadini cinesi sono stati arrestati dalla polizia per traffico internazionale di droghe sintetiche. Cinque persone sono finite in carcere mentre tre ai domiciliari. La sostanza stupefacente ‘trafficata’ è lo shaboo.
Si tratta di una delle più potenti droghe sintetiche in circolazione in Europa: è metanfetamina allo stato puro che può essere fumata o iniettata con effetti diversi a seconda delle diverse vie di assunzione. È inodore e insapore.
Le origini, antichissime, risalgono alla fine dell’Ottocento quando si cominciò a farla in Estremo Oriente, in particolare in Thailandia e nelle Filippine. Sono stati proprio i migranti filippini a diffonderne l’uso ed è definita la ‘droga dei filippini’.
La sostanza veniva nascosta anche nei giocattoli, e spedita con ‘normali’ corrieri internazionali da Hong Kong all’Italia. Gli arrestati sono residenti a Prato, Teramo e Nocera (Salerno).
Tra le accuse, oltre al traffico internazionale di stupefacenti, anche quella di riciclaggio: i proventi dell’attività di spaccio, tutta concentrata nell’ambito della comunià cinese di Prato, venivano infatti rispediti in Cina tramite operazioni di home banking. Le indagini hanno permesse di scoprire che la shaboo veniva spedita anche in altri paesi, come la Spagna, la Francia, l’Argentina e l’Australia.
Secondo gli inquirenti, il traffico avrebbe fruttato circa tre milioni di euro. Nel corso delle indagini, durate due anni, sono stati sequestrati 5 chili di droga, nascosti in oggetti di uso comune come telefoni, prese multiple eletrriche e, appunto, bambole o giochi per bambini. I destinatari delle spedizioni via corriere erano prestanome ignari di ciò che la merce contenesse.
Perquisizioni e sequestri in Toscana, Campania e Abruzzo.