La Bulgaria si è recata alla urne per le elezioni politiche anticipate. L’ex premier bulgaro Boiko Borissov, candidato del partito conservatore Gerb, ha vinto col 33 % dei voti, secondo i socialisti filorussi col 28 %.
Ma adesso bisogna cercare di creare una maggioranza stabile: “Come Paese abbiamo la rara opportunità di assumere la presidenza del consiglio dell’Unione Europea nel mese di gennaio. Dobbiamo costruire un governo stabile nei mesi a venire, e un’opposizione stabile, così, con un senso di responsabilità. La situazione è molto complicata ma dobbiamo fare del nostro meglio per unire la nazione”.
“Se Gerb ci chiama ad allearci, diremo no. Ci sono principi in politica, abbiamo sempre dichiarato durante la campagna che i nostri programmi sono completamente opposti e come alternativa al Gerb il nostro obiettivo è quello di cambiare lo status quo”, ha detto Kornelia Ninova, leader del partito socialista.
Sono stati 13 i partiti ad essersi sfidati, ben 9 le coalizioni e 21 i comitati d’iniziativa. Le urne si sono aperte alle 7 locali (le 6 italiane) e si sono chiuse alle 20 (19).
Gli oltre 6,8 milioni di elettori, su una popolazione di 7,5 milioni di abitanti, hanno votato in quasi 12 mila seggi elettorali, e l’affluenza prevista si aggira intorno al 60%-65%.