Nuova ondata di arresti nell’ambito dell’operazione “Black Cat” dei carabinieri di Termini Imerese, in provincia di Palermo. I militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale del Riesame di Palermo, nei confronti di 10 indagati (di cui 9 sottoposti alla custodia in carcere e 1 agli arresti domiciliari).
I destinatari del provvedimento sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso ed estorsione aggravata dall’agevolazione delle attività illecite dei sodalizi mafiosi. L’esecuzione della misura “è stata disposta a seguito del rigetto da parte della Corte di Cassazione dei ricorsi presentati dagli indagati in opposizione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale Distrettuale del Riesame di Palermo”.
Tra gli indagati figura Giuseppe Libreri, considerato il capo della famiglia mafiosa di Termini Imerese con il ruolo di coordinatore degli affari illeciti degli affiliati, in particolare nel settore delle estorsioni. Aveva assolto alle funzioni direttive in posizione di reggente occulto per non attirare su di sé l’attenzione delle Forze di Polizia.
Duro alla famiglia mafiosa di Caccamo considerato l’arresto di 4 indagati come Salvatore Sampognaro, Loreto Di Chiara, Vincenzo Medica e Nicasio Salerno, ritenuti i “soldati” della locale famiglia mafiosa, alle dirette dipendenze dei capi cosca per la commissione delle attività illecite.
In manette anche Riccardo Giuffrè, organico alla famiglia di Cerda e nominato dal capo cosca Stefano Contino, referente mafioso per Caltavuturo. L’operazione, nell’ambito della quale sono già state tratte in arresto complessivamente 38 persone (per un totale di 80 soggetti ai quali è già stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari), ha consentito di definire gli organigrammi e gli interessi di cosa nostra nella parte orientale della provincia di Palermo.
È stata provata la riorganizzazione territoriale dei due storici mandamenti mafiosi di “Trabia” e “San Mauro Castelverde”, con l’individuazione dei vertici (capi mandamento e reggenti delle famiglie) e degli assetti delle organizzazioni mafiose. Sono state accertate le responsabilità dei episodi estorsivi ai danni di imprenditori e commercianti.
Questi i nomi degli arrestati: Giuseppe Libreri, Vincenzo Medica, Nicasio Salerno, Salvatore Sampognaro, Gandolfo Maria Interbartolo, Antonio Maria Scola, Loreto Di Chiara, Riccardo Giuffrè, Stefano Contino e Giuseppe Vitanza.