I catanesi Antonio Drago e Antonino Finocchiaro sono stati posti agli arresti domiciliari per il reato di estorsione. I fatti che hanno indotto l’intervento della Guardia di Finanza etnea risalgono nell’operazione antimafia “Brotherhood” con la quale, nel giugno 2016, furono eseguiti sei arresti, tra cui il reggente della famiglia mafiosa degli “Ercolano”, e accertati stretti legami fra esponenti della massoneria e “cosa nostra” catanese.
L’Avvocato catanese Antonio Drago si era avvalso di una “squadra” composta, tra gli altri, da Antonino Finocchiaro – legato quanto meno da legami di parentela con il clan mafioso Santapaola-Ercolano – per ottenere il pagamento di somme relative all’affitto di un immobile di sua proprietà a Catania.
L’inquilino dell’immobile in questione, per il mancato pagamento di una rata d’affitto pari a euro 450 è stato costretto a lasciare l’appartamento ed ha ricevuto dal Drago la richiesta estorsiva di una somma superiore. Il professionista catanese, quale concorrente morale e istigatore, si rivolgeva al Finocchiaro per costringere il suo ex inquilino, mediante minacce, anche implicite, di gravi ritorsioni contro l’incolumità personale, a consegnargli un assegno pari a mille euro.
Evidenze tecniche, unite alle dichiarazioni di chi ha subito la violenza, fanno emergere la piena consapevolezza del legale indagato per estorsione dei metodi “poco ortodossi” utilizzati dal Finocchiaro. In più, a sua volta, lo stesso Drago ha ricompensato il gruppo di Finocchiaro per l’opera prestata in suo favore.
Il tribunale considera Drago caratterizzato da “un profilo personologico assolutamente allarmante” e da “un’inconcepibile e radicata contiguità con ambienti di criminalità organizzata” nonché il Finocchiaro quale soggetto dedito all’agire illecito avvalendosi della forza di intimidazione promanante dalla sua vicinanza parentale alla famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano.