Sono 10 le persone rilasciate da Scotland Yard a tre giorni di distanza dall’attentato a Londra, oggi attraversata da decine di migliaia di manifestanti antibrexit, contro l’applicazione dell’articolo 50 per l’uscita dall’Unione Europea).
Dopo essere state arrestate nelle ore successive all’attacco erano rimaste in custodia solo 2 persone, due uomini, rispettivamente di 27 e 58 anni, poi il rilascio di uno di loro, sollevato dalle accuse: la loro identità e le accuse rivolte non sono state divulgate.
L’accusa nei confronti degli arrestati era di preparare a vario titolo attentati terroristici: i soggetti in custodia erano sette uomini e quattro donne, di età compresa tra i 21 e i 58 anni; ben 8 di loro erano stati arrestati a Birmingham (luogo dove sono stati catturati i due uomini ancora agli arresti).
Sembrano trovare dunque le prime conferme le indagini su quanto caduto a Londra, mentre proseguono le ricerche sulla vita dell’attentatore, Khalid Masood, che risulta aver vissuto in tantissime località (il Kent, Londra, Luton e infine Birmingham) e aver effettuiamo tre viaggi in Arabia Saudita (due tra il 2005 ed il 2006 e uno nel 2015, dopo la sua conversione all’Islam nel 2009).
L’uomo possedeva inoltre varie identità, tra cui quella di Adrian Russell Ajao, variante del suo vero nome all’anagrafe Adrian Russell Elms (quest’ultimo cognome della madre Janet – Ajao sarebbe il cognome del compagno di lei).