A fronte di anni passati in Parlamento e quindi di contributi regolarmente versati, percepiscono mensilmente assegni cospicui. Sono i “Paperoni” del vitalizio che si difendono dalle accuse: “Non è solo questione di casta e privilegi. Il vitalizio è stato introdotto a tutela dell’autonomia dei parlamentari”.
Come rivela Il Corriere della Sera, in testa a questa classifica dei vitalizi c’è Publio Fiori, ex dc che è stato in Parlamento per 35 anni e percepisce 10.131,67 euro al mese. A seguire l’ex ministro e leader Udeur Clemente Mastella, con un assegno di 6.939,81 euro al mese. Terzo posto per l’ex presidente del Consiglio Ciriaco De Mita (5.862 euro).
Peppino Calderisi, ex radicale poi passato ai partiti di centrodestra, percepisce un assegno di 5.459 euro. Nella parte alta della classifica figurano poi i tre ex segretari dei Ds: Walter Veltroni (5.504 euro), Piero Fassino (5.256 euro) e Massimo D’Alema (5.223 euro).
Nella lunga lista degli assegni corrisposti a ex parlamentari, c’è anche l’ex magistrato Ferdinando Imposimato: 15 anni tra Senato e Camera nel Pci come indipendente di sinistra per un vitalizio di 4.580 euro.